L’omaggio della Banca Popolare del Frusinate a Bruno Di Cosimo: custodire la memoria guardando al futuro

La cerimonia di intitolazione della nuova sala al primo presidente dell'istituto e figura centrale nella sua storia fin dalla nascita

Si è svolta nei giorni scorsi, presso la sede di Frosinone della Banca Popolare del Frusinate di Frosinone, la cerimonia di intitolazione della nuova sala dedicata a Bruno Di Cosimo, primo presidente dell’istituto e figura centrale nella sua storia fin dalla nascita, nel 1991. Diciannove anni di guida che hanno lasciato un’impronta indelebile nella crescita economica e sociale del territorio.

Un ponte simbolico tra passato e futuro

La sala, inaugurata alla presenza della moglie Anna Maria e dei figli Cristiano e Pierpaolo, rappresenta un luogo aperto, di condivisione, pensato per i soci, per le associazioni e per le realtà che animano la comunità: un ponte simbolico tra la memoria del passato, la solidità del presente e l’ambizione del futuro. A moderare l’incontro Aurora Folcarelli.

Il primo a parlare è stato il neo presidente Fabio Sbianchi, che ha rivolto un saluto caloroso a tutti i presenti, evidenziando la scelta coraggiosa e aperta della Banca Popolare del Frusinate: “Questa sala è un punto di arrivo, ma anche di partenza. La nostra banca è aperta al territorio, a disposizione delle persone e delle imprese che la fanno crescere. Per noi gli invitati più prestigiosi sono due: chi lavora qui ogni giorno e la signora Anna Maria, alla quale va il nostro affetto più sincero”. Un ricordo anche della personalità di Di Cosimo: “Energico e vulcanico, capace di non accontentarsi dei risultati raggiunti: questo è lo spirito che ancora oggi ci guida”.

A seguire la testimonianza del direttore generale Domenico Astolfi, che ha sottolineato il valore simbolico della giornata e l’intuizione originaria di una banca radicata sul territorio. Nel suo intervento ha ricordato i dati più recenti che confermano la solidità della BPF: 987 milioni di euro di raccolta diretta (+2% rispetto al 2024); 110 milioni di euro di raccolta indiretta (+6%); 797 milioni di impieghi netti (+2,2%); qualità del credito in ulteriore miglioramento, con NPL netto al 4,75%; 13,1 milioni il risultato netto di periodo.

Il sindaco di Frosinone, Riccardo Mastrangeli, ha rimarcato come l’intitolazione tocchi profondamente la comunità: “Bruno Di Cosimo è stato un uomo di visione, che credeva nella fiducia e nella solidarietà. La sua eredità vive nelle relazioni, nel coraggio e nella capacità di guardare avanti”.

Uno dei momenti più emozionanti della cerimonia è stato il video dedicato a Di Cosimo, seguito dalla scopertura della targa da parte della famiglia e dalla benedizione dell’abate di Casamari Dom Loreto Camilli, che ha richiamato il valore della progettazione del futuro.

Il ricordo dell’amico Lino Diana

La parola è poi passata al senatore Lino Diana, che ha condiviso ricordi personali e intensi, raccontando la visione pragmatica e l’entusiasmo inesauribile di Di Cosimo. È stato lo stesso senatore a sottolinearne il legame suggellato anche dalla parentela (sono figli di un fratello e una sorella) e dal fatto di essere coetanei. “Siamo cresciuti insieme, abitando vicinissimi ed essendo nati a un mese di distanza”. Un ricordo che ha toccato aneddoti pieni di emozioni, personali, autentici, con un commosso Lino Diana. Un rapporto mantenuto nel corso degli anni. Commovente la lettura dell’ultimo messaggio inviatogli da Bruno Di Cosimo prima di morire. Fu in occasione del suo compleanno. Il senatore ha espresso gratitudine per la banca, che a meno di un anno dalla scomparsa del primo presidente ha voluto intitolargli la sala. E poi il racconto della sua personalità, la donazione del suo onorario per le attività della banca e il suo modo di fare sempre puntuale e preciso, come il fatto di essere presente tutti i giorni in banca.

“Fu un self made man, con una visione piena di futuro è dotato di una straordinaria intelligenza pratica. Bruno era un entusiasta. Il suo motto era “aiutare tutti”.
Anche Roberto Petitti, tra i primi dipendenti e oggi direttore della filiale di De Matthaeis, ha reso omaggio alla sua umanità e alla capacità di creare una vera comunità professionale: “Per lui la banca era una seconda famiglia”.

In chiusura, Marisa Manzi, del CdA, ha consegnato alla signora Di Cosimo un mazzo di fiori e una targa a nome del presidente, come segno di riconoscenza e affetto. Una cerimonia che non rappresenta soltanto un tributo a una figura fondamentale della Banca Popolare del Frusinate, ma un impegno: continuare a credere nelle persone e nel loro territorio, trasformando la memoria in energia per i progetti che verranno.
“La Sala Bruno Di Cosimo è da oggi un simbolo vivo di ciò che siamo stati, di ciò che siamo e di ciò che saremo”. – Commentano dalla BpF.

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