Arpino – Lo strano mistero delle borse di studio di Lorenzo e Silvina Merolle…ancora “incagliate”

Il lascito testamentario della signora Felluca fu di 100 milioni di lire ed era a vantaggio degli alunni della media del Convitto Tulliano

Quanto tempo ancora occorre per ripristinare le borse di studio collegate alla disposizione testamentaria di una arpinate che ha lasciato cento milioni delle vecchie lire al Comune, affinché con quei soldi venissero incentivati gli studenti meritevoli? A quanto pare dall’anno scolastico 2020-2021 – stagione dell’incubo Covid – la consuetudine benefica s’è incagliata, pur essendo stata messa al centro dell’attenzione e degli interventi di un comitato di residenti della Città di Cicerone: il Movimento Civico Trasparenza e Territorio (promotori Angela Rea e Carlo Scappaticci). I coordinatori del Movimento si sono mossi sollecitando l’amministrazione comunale ma, vista la mancanza di esiti concreti, hanno interessato anche la Prefettura di Frosinone sin dal settembre dello scorso anno.

L’azione del Movimento civico trasparenza e territorio

Il vice sindaco Massimo Sera nei mesi scorsi aveva scritto al Movimento civico prendendo l’impegno a ripristinare le borse di studio entro maggio 2025. Una pec nella quale la vicenda veniva riassunta nelle ultime tappe. “Il 24 novembre del 2000 era stata costituita un’associazione per la gestione di un fondo da destinare a borse di studio secondo le disposizioni testamentarie della signora Silvina Felluca, che recitava: “… con 100.000.000 (cento milioni di lire) istituisco una Borsa di Studio intitolata al Dottor Lorenzo Merolle e dopo la mia morte intitolata ai coniugi Lorenzo e Silvina Merolle. Saranno premiati con £ 400.000, 500.000, 600.000 i tre migliori alunni rispettivamente della prima, seconda e terza media del Convitto Nazionale Tulliano di Arpino. Se il Convitto dovesse un domani chiudere, la Borsa di Studio passerebbe alla scuola media Cicerone…”.

L’ultima riunione in municipio e la prospettiva del ripristino

“Attualmente il fondo investito è pari a 50.000,00 € e la cedola che viene staccata annualmente viene utilizzata per erogare i premi previsti dalla borsa di studio. Dopo aver completato l’iter amministrativo con la banca per le nuove autorizzazioni, il 28 febbraio 2025, si sono riuniti i membri della fondazione “Borse di Studio Silvina e Lorenzo Merolle, istituita per volontà della professoressa Silvina Felluca con lo scopo di assegnare una borsa di studio agli studenti più meritevoli della 1°, 2° e 3° media della scuola di Arpino. All’incontro hanno partecipato gli eredi della famiglia Felluca, Enrico ed Alessandra Felluca, la Dirigente dell’Istituto Comprensivo “M.T. Cicerone”, Pamela Tomassi e il sottoscritto in qualità di Vice Sindaco di Arpino. I presenti hanno convenuto sulla necessità di riprendere l’erogazione dei premi e ripristinare l’attività della fondazione che era stata temporaneamente sospesa a causa del Covid”.

In attesa che ora gli intralci burocratici vengano rimossi

“Durante la riunione è stato deciso di premiare anche i ragazzi meritevoli degli anni dal 2018/19 al 2023/24, anni durante i quali tale erogazione era stata interrotta. Si è concordato inoltre di organizzare l’assegnazione delle borse di studio entro il mese di maggio 2025”. Fin qui il resoconto dell’ultima fase in cui la pratica è stata ufficialmente avvistata nelle stanze comunali.

Passato maggio, finita l’estate e ad autunno inoltrato Angela Rea ha provato a tirare le somme: “Ad oggi nonostante le rassicurazioni tutto tace. I conti non ci tornano ma l’importante è il ripristino”. Saranno pochi soldi ma pure quelli possono essere utili a portare avanti una famiglia, specie in tempi di record in fatto di povertà assoluta e relativa: quasi il 20% della popolazione italiana. E più si scende a Sud e più si va nelle aree interne e la situazione non migliora di certo.

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