A Frosinone nasce il Polo per lo sviluppo delle aree rurali e dell’agricoltura: c’è la convenzione

Firmato lo schema di convenzione tra la Regione Lazio, l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale e il Comune di Frosinone

Firmato lo schema di convenzione tra la Regione Lazio, l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale e il Comune di Frosinone per la realizzazione del “Polo per lo Sviluppo delle Aree Rurali e dell’Agricoltura”. La convenzione prevede l’autorizzazione alla concessione di una porzione di immobile regionale, situato in via Veccia 23 a Frosinone, che ospiterà la sede del nuovo Polo.

La Regione Lazio, attraverso l’assessorato all’Agricoltura guidato da Giancarlo Righini, ha messo in campo la propria visione strategica, creando le condizioni per rendere il Polo un centro di eccellenza capace di trasformare le sfide del settore primario in opportunità di crescita. L’Università di Cassino e del Lazio Meridionale garantirà invece il contributo scientifico e formativo, offrendo agli studenti, ai ricercatori e alle imprese agricole un luogo in cui sperimentare e sviluppare soluzioni innovative, con un impatto diretto sul territorio.

Giornata storica per Frosinone

“È una giornata importante per Frosinone e per tutto il nostro territorio. Con la firma della convenzione del Polo per lo Sviluppo delle Aree Rurali e dell’Agricoltura compiamo un passo avanti decisivo nella direzione della ricerca e dell’innovazione, temi centrali per la nostra Amministrazione  – ha dichiarato il Sindaco Riccardo Mastrangeli – Questo Polo rappresenta un motore di sviluppo, un’occasione di crescita per i giovani e per le imprese locali, capace di rendere il territorio più competitivo. Desidero rivolgere un sentito ringraziamento a nome dell’Amministrazione e dell’intera Città di Frosinone al Presidente della Regione, Francesco Rocca, all’assessore regionale all’agricoltura, alla Sovranità Alimentare e al Bilancio, Giancarlo Righini, al consigliere regionale Daniele Maura e al Rettore dell’Università degli studi del Lazio e del Lazio meridionale, oltre agli enti locali, al mondo agricolo e alle associazioni che hanno contribuito alla realizzazione di questo importante traguardo.

L’amministrazione comunale ha impresso una spinta propulsiva affinché questa iniziativa si concretizzasse, rendendo così la città protagonista di un percorso che mette in rete formazione universitaria, ricerca scientifica e tessuto produttivo. La scelta di collocare il Polo proprio a Frosinone – sede peraltro di un istituto tecnico agrario di eccellenza presso l’IIS “Angeloni” – conferma, infatti, il ruolo centrale del capoluogo come punto di riferimento per l’intero Lazio meridionale in un comparto, come quello agricolo, fondamentale per il Pil nazionale. – Prosegue Mastrangeli.

La complessità e l’importanza di questo settore meritavano un Polo che coniugasse valorizzazione territoriale, sviluppo sostenibile e innovazione, mettendo a sistema la conoscenza e il know-how dell’Università di Cassino e del Lazio meridionale e delle aziende del settore. Con questo Polo – ha concluso il Sindaco Mastrangeli – costruiamo un’infrastruttura di conoscenza e innovazione che parte dal nostro territorio per dare prospettive concrete ai giovani e alle imprese. È un investimento che fa di Frosinone la città guida di un nuovo modello di sviluppo per il Paese”.

Il Polo per lo sviluppo delle aree rurali sarà dunque un laboratorio aperto, dove istituzioni, imprese e comunità potranno lavorare insieme, rafforzando il legame tra mondo accademico e sistema produttivo, e facendo di Frosinone un modello replicabile anche a livello regionale e nazionale.

Maura: “Orgoglio e soddisfazione”

“Un traguardo che mi riempie di orgoglio e soddisfazione – ha dichiarato Daniele Maura, membro della Commissione Agricoltura della Regione Lazio –. Questo Polo rappresenta una straordinaria opportunità per il nostro territorio: non sarà solo uno spazio fisico, ma un vero e proprio laboratorio di idee e competenze, un luogo di incontro e collaborazione tra istituzioni, mondo accademico e imprese agricole.
Con questa iniziativa vogliamo rafforzare il legame tra ricerca e pratiche agricole, offrire ai giovani strumenti e conoscenze per costruire il loro futuro e sostenere le comunità locali nel valorizzare le proprie risorse. È un passo concreto verso uno sviluppo rurale più innovativo, sostenibile e inclusivo, che guarda al futuro senza dimenticare le tradizioni e i valori della nostra agricoltura”.

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