Ancora allarme nel comprensorio del sud della provincia di Frosinone, dove nelle ultime settimane diverse famiglie hanno denunciato tentativi di truffa messi in atto attraverso l’uso di voci contraffatte dall’AI. I casi, registrati tra San Vittore del Lazio, Pontecorvo, Esperia e Ausonia, seguono uno schema identico.
La vittima, quasi sempre una persona anziana o che vive da sola, riceve una telefonata da qualcuno che riproduce fedelmente la voce di un parente. Con un tono agitato, il falso familiare riferisce di essere rimasto coinvolto in un presunto problema giudiziario — un incidente, una denuncia, una situazione urgente — e chiede di consegnare denaro o gioielli a un emissario che “sta arrivando a ritirare tutto”.
Le forze dell’ordine, intervenute dopo le prime segnalazioni, parlano di una nuova frontiera delle truffe, resa possibile dai recenti strumenti di clonazione vocale. «È un fenomeno particolarmente insidioso — affermano — perché sfrutta la fiducia e lo spavento. Invitiamo la cittadinanza a non aprire la porta a sconosciuti e a contattare immediatamente le autorità». Sui territori interessati è iniziata anche una campagna informativa per sensibilizzare soprattutto gli anziani, con l’invito a non credere a richieste di soldi telefoniche e a verificare sempre le notizie con i reali familiari.