Comune di Frosinone, Ferrara (FdI) avanti con l’attacco alla conduzione del Consiglio. Nel mirino anche Brt e Scalo

Il consigliere comunale di Fratelli d'Italia prosegue nella linea critica sui metodi del presidente Max Tagliaferri e sulla nuova mobilità

Marco Ferrara, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, non indietreggia nella critica dura alla conduzione del Consiglio comunale da parte del presidente Max Tagliaferri, sfociata in una contrapposizione plateale emersa durante l’ultimo question time. Aveva annunciato, in quella sede, che si sarebbe rivolto alla prefettura per denunciare l’impossibilità di svolgere correttamente il ruolo di consigliere comunale, proprio a causa del metodo di gestione dell’assemblea adottato da Tagliaferri. In realtà, prima di coinvolgere il rappresentante del Governo, Ferrara ha preferito chiedere un parere al segretario generale del Comune sulle corrette procedure di esposizione delle interrogazioni a risposta immediata. Una posizione critica senza esitazione che fa il paio con la dichiarata opposizione al Brt ed alla pedonalizzazione di Piazzale Kambo emersa il 12 novembre in Commissione Ambiente, in quel contesto in piena sintonia con le posizioni espresse dal presidente dell’organismo, Anselmo Pizzutelli.

La richiesta di parere giuridico al segretario generale Andreone

Ferrara, in particolare, ha chiesto al segretario generale Mauro Andreone, un parere scritto, sotto il profilo giuridico e amministrativo, in ordine alle modalità corrette di svolgimento delle sedute del Consiglio Comunale in modalità “question time” con riferimento a Statuto Comunale e Regolamento del Consiglio Comunale. In questa prospettiva ricorda che “l’articolo. 39 del Regolamento del Consiglio Comunale stabilisce che: ‘Nel corso della seduta di cui all’art. 28, comma 1 dello Statuto, i Consiglieri comunali possono avanzare domande al Sindaco o suo delegato e agli Assessori su problemi riguardanti la vita amministrativa della Città. Ogni consigliere ha facoltà di formulare diverse domande anche con interventi diversi. A ciascuna domanda, da formularsi nel tempo massimo di 5 minuti, segue la relativa risposta. Il consigliere ha facoltà di replicare alla risposta nel limite di 3 minuti’.

Un passo preliminare prima dell’istanza diretta al Prefetto

Quindi, secondo l’esponente di FdI, ciascuna domanda deve essere formulata entro il limite massimo dei 5 minuti e, a ciascuna domanda, deve immediatamente seguire la relativa risposta, prima del passaggio alla domanda successiva. “La necessità di acquisire un parere giuridico-amministrativo da parte del Segretario Generale nasce dai dubbi interpretativi sollevati dal Presidente del Consiglio Comunale, Sig. Massimiliano Tagliaferri, nel corso della seduta del Consiglio Comunale del 5 novembre 2025, in occasione della discussione delle interrogazioni a risposta immediata”. Ferrara allega, quindi, la trascrizione ufficiale della seduta con alcuni passaggi degli interventi del Presidente del Consiglio: “…come prassi… il consigliere interrogante ha fatto sempre o più domande nei 5 minuti oppure una domanda… Sennò se un consigliere si mette lì e fa 100 domande… l’altro consigliere parla dopo 4 ore… se ha domande brevi che sono nei 5 minuti le fa nei 5 minuti…”. “Poi se lei vuole applicare alla lettera il regolamento si metta qua e lo faccia.” “Lei ha finito il tempo consigliere… lei si rimette in coda, sennò…” “Legga bene il regolamento… lei si riprenota… scriva al Prefetto.”

L’interpretazione di statuto e regolamento che va chiarita

“Tali affermazioni, formulate nel corso della seduta, evidenziano una difformità interpretativa rilevante rispetto al dettato regolamentare. (…) Il Segretario Generale era, inoltre, presente in aula durante la seduta consiliare del 5 novembre 2025 e ha potuto direttamente constatare l’insorgere della questione interpretativa” oggetto della presente richiesta”, scrive l’esponente della maggioranza consiliare che chiede, in conclusione, un parere scritto, giuridicamente motivato, “se ciascuna domanda debba essere formulata entro il limite massimo dei 5 minuti e se alla stessa debba seguire immediatamente la relativa risposta, prima del passaggio alla domanda successiva. (…) Se sussista, o meno, un obbligo normativo per il consigliere di ‘riprenotarsi’ nel caso in cui intenda formulare una seconda o ulteriore domanda. Se la prassi richiamata dal Presidente possa, in assenza di supporto normativo, derogare al testo regolamentare vigente”.

Commissione Ambiente, il resoconto evidenzia le divergenze

Quanto alla commissione consiliare che, il 12 novembre, ha preso atto delle petizioni dei cittadini contro il brt e contro la pedonalizzazione della nuova piazza dello Scalo, la diffusione del resoconto ufficiale della seduta cristallizza ufficialmente, se ce ne fosse bisogno, la linea divergente di FdI rispetto a quella adottata dal sindaco Riccardo Mastrangeli e dal resto delle forze che lo sostengono in assise (Lega, civiche di centrodestra, Polo Civico, Lista Marzi, Lista Marini). “Il Presidente, Dott. Anselmo Pizzutelli, espone le proprie perplessità riguardo il progetto del BRT evidenziando tra le maggiori criticità emerse la perdita di oltre 100 stalli auto dedicate ai parcheggi, l’incremento del traffico, la svalutazione degli immobili e delle attività commerciali ubicate lungo il percorso”.

Brt, la “ferita” del voto in giunta senza le assessore meloniane

“Il consigliere Ferrara – riferisce sempre il documento -, sottoscrivendo in toto le dichiarazioni del Presidente, evidenzia il fatto che il BRT a livello teorico poteva avere una valenza in termini pratici, ma non potrà mai funzionare a causa della configurazione urbanistica della città (strade ed edifici esistenti). Inoltre, a nome di Fratelli di Italia dichiara: ‘Abbiamo perplessità che con la messa in funzione del BRT possa aumentare il traffico veicolare. Pertanto, proponiamo che i fondi stanziati per tale progetto vengano trasferiti sul TPL o su altre tipologie di mobilità sostenibile. Infine, dichiara parere negativo ‘a questo’ progetto BRT, un progetto approvato in Giunta all’assenza dei due assessori di FdI”. Inoltre Anselmo Pizzutelli “evidenzia che il Consiglio Comunale già si è espresso con unanimità su una mozione riguardo la “non pedonalità completa di Piazzale A. Kambo” ritenendo molto grave che non venga dato seguito ad una determinazione del Consiglio. Al fine di ridurre il traffico veicolare ed evitare ingorghi, ritiene indispensabile riaprire la viabilità di Piazzale Kambo”.

Piazzale Kambo, le scelte dell’amministrazione sono penalizzanti

Ferrara ha espresso “il proprio parere favorevole alla petizione chiedendo, come già fatto diverse volte, che venga ripristinato il doppio senso di circolazione sull’area antistante la stazione ferroviaria”. L’obiettivo vero, secondo il parere di Ferrara, è quello di far diventare Frosinone una ‘città che accoglie’ le migliaia di persone (studenti, lavoratori, utenti, ecc.) visto che Frosinone è una città piena di Servizi. Pertanto, ritiene primaria la realizzazione di parcheggi e nodi di interscambio. Il Presidente si dichiara d’accordo con il consigliere Ferrara e aggiunge che molte scelte amministrative stanno penalizzando tutti coloro che per vari motivi raggiungono Frosinone e che contribuiscono all’economia della città”. Parole politicamente e amministrativamente pesanti visto che provengono da un esponente autorevole del primo gruppo consiliare della coalizione di governo.

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Stefano Di Scanno
Stefano Di Scanno
Giornalista Professionista

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