È in corso a Roma l’udienza in Corte d’Assise d’Appello per l’omicidio di Thomas Bricca, il ragazzo di 19 anni ucciso ad Alatri a colpi di pistola la sera del 30 gennaio 2023.
Il PM Ricca: “Processo con prove dirette”
“Processo indiziario fino a un certo punto, perché qui ci sono prove dirette”, ha spiegato il pubblico ministero Rossella Ricca, ricostruendo i fatti della sera in cui Thomas ha perso la vita. Il PM ha richiamato le testimonianze dei testi, le intercettazioni ambientali e telefoniche, i messaggi scambiati dai Toson e le operazioni di bonifica dei dispositivi utilizzati per intercettare conversazioni inserite nelle auto degli imputati.
Omar Haoudi, la vittima designata
Al centro dell’udienza Omar Haoudi: era lui che i Toson intendevano colpire quando Thomas è stato raggiunto dai colpi. Nei giorni precedenti, Omar aveva avuto diversi scontri con Mattia Toson, iniziati nel 2022, circa sei mesi prima dell’omicidio.
Il PM: “Le testimonianze sono credibili”
“Abbiamo sbagliato come Stato a non credere alla denuncia di Omar”, ha aggiunto il PM Ricca, sottolineando che le sue testimonianze nella riconoscenza dei due sullo scooter sono attendibili e credibili. Dopo l’omicidio, Omar si è trasferito ad Alessandria per allontanarsi dalle vicende locali e dalla malavita.
Richiesta di nuova istruttoria
Gli avvocati della difesa hanno chiesto l’apertura di una nuova istruttoria e la nomina di un perito per chiarire chi fosse sullo scooter la sera del delitto.
Secondo il PM Ricca, la richiesta non porterebbe risultati concreti: i frame video sono troppo sfocati e non è possibile calcolare con precisione le misure di un soggetto in movimento. Il PM Maiorano ha aggiunto: “La richiesta di riapertura non ha ragion d’essere. Questa indagine antropometrica servirebbe solo a farci un’idea, ma qui siamo per accertare la verità, non per allungare il brodo. Non dobbiamo coprire un quadro fin troppo chiaro.” L’udienza è stata aggiornata al prossimo 16 dicembre, alle 9.30.