Periodo di macellazione di maiali in casa, per uso domestico: come ogni cosa, anche in questo caso ci sono delle precise regole da rispettare, tra cui l’iscrizione dell’allevatore alla BDN, la comunicazione preventiva al Servizio Veterinario della ASL, l’esame trichinoscopico obbligatorio senza il quale le carni non possono essere consumate se non cucinate bene, è vietata la vendita delle carni e la macellazione nelle ore notturne o nei centri urbani, bisogna rispettare le regole per lo smaltimento dei rifiuti, ovvero interiora, ossa, sangue, scarti e via dicendo.
Al di là dello stordimento preventivo dell’animale inteso come un atto di umanità, affinché la “bestia” non subisca il terrore della sua fine e soffra il meno possibile, e nel raccomandare l’esame per la trichinella i cui sintomi variano da lievi, diarrea, dolori muscolari, febbre, gonfiore alle palpebre, a gravi con coinvolgimento cardiaco e neurologico, intendiamo entrare in merito al corretto smaltimento dei resti della macellazione domestica, consapevoli che questa, e non solo del maiale, sia una pratica comune dai tempi che furono.
Le immagini riportate immortalano le interiora di maiale appena gettate nelle acque del fiume Fibreno: l’episodio si è verificato primo pomeriggio, intorno alle 14:00. Testimoni quanti in quel momento si trovavano a passeggiare sul Lungofibreno, alle spalle della frazione di Carnello, territorio comunale di Isola del Liri, di fronte le abitazioni poco più in là della falegnameria. Due persone sono uscite dal vialetto di una residenza dove c’erano parcheggiate diverse auto, arrivava un gran vociare e il fumo intenso saliva da pentoloni su fornelloni accesi. Così si sono sporti sulla staccionata ed hanno gettato le interiora da una bagnarola. La redazione è in possesso di ulteriori dettagli.
Diverse volte il nostro giornale ha scritto articoli che richiamavano l’attenzione degli amministratori circa le condizioni della passeggiata Lungofibreno e dello stesso corso d’acqua, affinché si provvedesse alla pulizia ed alla manutenzione, invocate sia dai residenti che dai fruitori della camminata. La considerazione in tal senso è una sola: perché gettare le interiora nel fiume? In un luogo suggestivo, apprezzato, frequentato da adulti e bambini. Che fine ha fatto il senso civico? Non si ha nemmeno più rispetto per quello che si ha davanti casa: orribile veder galleggiare un simile scempio sulle piante acquatiche, uno scempio che non scende sul fondale, è rimasto lì, a mostrare la vergogna di un atto riprovevole. Accanto nuotano le anatre, nelle bellissime acque del Fibreno, dai colori meravigliosi, una cartolina che solo l’uomo poteva rovinare.


