Alcuni aggiornamenti arrivano da Europa Verde Ceccano e Ceccano in Comune sulla situazione dei pozzi avvelenati di via Marano a Ceccano. Nei giorni scorsi, ARPA Lazio – Agenzia Regionale Protezione Ambientale – ha risposto alle richieste del Comune di effettuare nuove analisi.
Già dall’estate 2025, subito dopo la nomina, il delegato all’Ambiente del Comune, Colombo Massa, e la Presidente della Commissione consiliare Ambiente, Cristina Micheli, in concerto con il Sindaco e l’intera amministrazione comunale, avevano sollecitato nuovi campionamenti sui pozzi interessati dall’ordinanza comunale di aprile 2023, reiterando più volte la richiesta.
L’inquinamento dei pozzi era stato rilevato nel novembre 2022 da ARPA Lazio durante un controllo dei corpi idrici sotterranei della regione, che aveva evidenziato valori di Triclorometano (10 µg/L) e Bromodicloretano (0,2 µg/L) superiori ai limiti di legge, rispettivamente di 0,15 e 0,17 µg/L. Per questo motivo era stato vietato l’uso dell’acqua a scopo potabile, irriguo e zootecnico in un raggio di 500 metri sotto il ponte autostradale.
Prospettive e passi successivi
I risultati più recenti, relativi alle analisi condotte tra fine giugno e fine settembre 2025 dal Servizio Monitoraggio delle Risorse Idriche di ARPA Lazio, sono confortanti: i parametri delle sostanze inquinanti sono tornati entro i limiti di legge. – Secondo quanto si legge nella nota di Europa Verde e Ceccano in Comune.
I dati saranno a breve trasmessi al SISP (Servizio di Igiene e Sanità Pubblica) della ASL competente, ente incaricato di valutare la salubrità delle acque e di emettere il giudizio di potabilità. Se la conferma da parte della ASL risulterà positiva, sarà possibile procedere alla revoca dell’ordinanza sui pozzi di via Marano.
L’amministrazione comunale assicura che i risultati definitivi saranno comunicati alla cittadinanza nel pieno rispetto della trasparenza, della tutela ambientale e del diritto all’informazione, valori da sempre promossi da Europa Verde Ceccano e Ceccano in Comune.
Il Sindaco Andrea Querqui, con la doverosa cautela che il caso impone, conferma che solo dopo il parere positivo della Asl provvederà ad emettere nuova ordinanza di revoca della precedente.