Ancora sangue in un campus universitario americano. A pochi mesi dalla sparatoria alla Utah Valley University, in cui era stato ucciso l’attivista di destra Charles James Kirk, la violenza armata colpisce di nuovo un ateneo degli Stati Uniti. Questa volta il dramma si è consumato alla Brown University di Providence, nel Rhode Island, una delle università più prestigiose della Ivy League, a pochi chilometri da Boston.
Il bilancio provvisorio è pesante: due studenti hanno perso la vita e altre nove persone sono rimaste ferite. L’episodio ha gettato nel panico una comunità accademica che conta circa 10mila studenti e ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nei campus e sull’emergenza armi nel Paese.
Secondo quanto riportato dalla CNN, il presunto autore della sparatoria sarebbe un 24enne, inizialmente arrestato dalle forze dell’ordine. Gli investigatori sarebbero risaliti a lui grazie all’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza presenti all’interno del campus e nelle aree circostanti, una procedura già utilizzata in precedenti casi simili.
Stando a diverse fonti dei media americani, il giovane avrebbe militato nell’esercito statunitense da maggio 2021 a novembre 2024, senza mai prendere parte a missioni all’estero. In passato era iscritto all’Università del Wisconsin e si sarebbe trasferito a Providence per frequentare il semestre autunnale del 2025. Le autorità stanno inoltre approfondendo una possibile e complessa storia di problemi di salute mentale.
Nelle ore successive, però, è arrivato un colpo di scena. I funzionari statunitensi hanno annunciato che la persona arrestata in relazione alla sparatoria verrà rilasciata. A confermarlo è stato il sindaco di Providence, Brett Smiley: «A breve rilasceremo la persona arrestata oggi», ha dichiarato.
Resta dunque ancora da chiarire in modo definitivo la dinamica dei fatti e le eventuali responsabilità. Intanto, l’episodio si aggiunge a una lunga e drammatica lista di attacchi armati avvenuti in scuole e università negli Stati Uniti, lasciando dietro di sé vittime, feriti e una comunità sotto shock.