Avvelenato e ucciso il gatto del quartiere, esplode la rabbia dei residenti: “Lupin preda della crudeltà disumana”

Arpino - Il micio Lupin viveva nel quartiere da almeno 3 anni, faceva parte di una colonia registrata, accudito e coccolato dai residenti

Arpino – Un’immagine che fa rabbrividire, accompagnata da poche significative parole: «Questa mattina ho trovato morto Lupin, con la bava alla bocca: un gatto che non dava fastidio a nessuno, o forse mi sbaglio. Che schifo!». Le condizioni in cui è stato rinvenuto il micio non lasciano spazio a troppe ipotesi, quella più accreditata è l’avvelenamento.

Il pelosetto non era un randagio, era stato “adottato” dall’intero quartiere Civita Falconara di Arpino. Veniva sfamato, coccolato, accudito. Così una residente, commossa: «Il nostro caro e dolce Lupin, affettuoso e scaltro. Di notte io e mio figlio lo accoglievamo per dargli un posto sicuro e caldo dove dormire, già da tre anni a questa parte, per sottrarlo alle angherie di qualche persona malvagia a cui “dava fastidio”. Purtroppo non è bastato, la cattiveria umana ha avuto la meglio».

Una vicina aggiunge: «Non dava fastidio a nessuno, lo abbiamo chiamato Lupin perché era abile, si avvicinava senza farsi sentire, riusciva ad entrare nelle abitazioni in maniera silenziosa e tu non capivi quando fosse entrato e dove si fosse nascosto». Ed ancora: «Un compagno silenzioso nelle tempeste della vita, grazie e buon ponte Lupin». Tantissime le testimonianze di affetto, ancor più le esternazioni di indignazione e rabbia.

Lupin faceva parte di una colonia felina regolarmente registrata, l’episodio è stato segnalato sia alla Polizia Locale che ai Carabinieri della locale stazione: le forze dell’ordine stanno raccogliendo alcune testimonianze, purtroppo la morte di Lupin per avvelenamento sembrerebbe non essere una circostanza isolata. Davvero simili vicende non trovano giustificazione, la crudeltà di questi assassini non ha niente di umano. Avvelenare un animale è un atto malvagio perché la sofferenza che tale vile gesto provoca a qualsiasi bestiola è atroce. Ed è noto a tutti quali siano gli effetti di un avvelenamento per cui, chi commette un’azione così spietata è doppiamente colpevole, nella mente e nell’animo. Si ricorda che avvelenare un animale è considerato un reato penale, punibile per maltrattamento di animali. Nel caso in cui l’avvelenamento sia causa della morte si configura l’uccisione di animale, con pene detentive piuttosto severe.

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Sara Pacitto
Sara Pacitto
Sara Pacitto, giornalista pubblicista, da 8 anni collabora con diversi quotidiani digitali, tra le più prestigiose testate giornalistiche della provincia, corrispondente per la cronaca locale, politica, attualità, salute, approfondimenti. Ha curato le Pubbliche Relazioni per alcuni importanti eventi come anche è stata Responsabile della Comunicazione per conferenze e convegni ed in occasione di Campagne Elettorali.

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