I Carabinieri delle Stazioni di Anagni e Ferentino, operando in stretta sinergia e sotto il coordinamento della Compagnia della Città dei Papi, hanno denunciato una coppia residente nella zona periferica di Anagni. Si tratta di un uomo di 33 anni, già noto alle cronache giudiziarie, e di una donna di 35 anni, operaia, ritenuti entrambi responsabili, in concorso tra loro, di detenzione illegale di fuochi d’artificio e di materiale esplodente realizzato artigianalmente.
L’intervento si inserisce nell’ambito di mirati controlli del territorio predisposti dall’Arma dei Carabinieri per contrastare la vendita illegale di materiale pirotecnico, fenomeno che durante le festività natalizie e di fine anno rappresenta una delle principali cause di infortuni, talvolta anche di estrema gravità.
Al termine di una puntuale attività info-investigativa, i militari sono giunti presso l’abitazione della coppia, dove hanno effettuato un’accurata perquisizione. All’interno dell’immobile i Carabinieri si sono trovati di fronte a una vera e propria “Santa Barbara”: sono stati infatti rinvenuti 92 ordigni esplosivi pirotecnici artigianali, tutti dotati di miccia, per un peso complessivo di 11 chilogrammi lordi, oltre a 18 batterie di tubi monocolpo di categoria F2, di libera vendita, per un peso complessivo di 74 chilogrammi. Di queste ultime, otto sono state sottoposte a sequestro in quanto eccedenti il limite consentito di 5 chilogrammi di massa esplosiva netta (NEC).
Il materiale pirotecnico ed esplodente, che se immesso sul mercato locale in prossimità delle festività avrebbe potuto fruttare alla coppia un valore commerciale stimato in circa 10mila euro, era custodito all’interno dell’abitazione, situata in una zona periferica ma densamente popolata, accatastato in modo pericoloso e senza alcuna precauzione di sicurezza.

Tutto il materiale esplodente è stato immediatamente posto sotto sequestro. Sul posto sono intervenuti anche gli artificieri e il personale antisabotaggio dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, che hanno provveduto alla messa in sicurezza dell’area, alla bonifica e al successivo trasporto in sicurezza degli esplosivi.
Il materiale pirotecnico illegale, in eccedenza rispetto ai limiti consentiti, è stato infine affidato in custodia a una ditta specializzata della provincia di Frosinone, in attesa del conferimento in custodia giudiziaria al Cogepir, consorzio incaricato della raccolta e dello smaltimento sicuro di fuochi d’artificio e segnali pirotecnici. L’Autorità Giudiziaria è stata informata e dovrà ora esprimersi sulle ulteriori determinazioni del caso.