Rifiuti abbandonati, il sindaco di San Donato Val di Comino sulle barricate: “Basta inciviltà”

Il primo cittadino pubblica sui social le immagini dei trasgressori: “Vi abbiamo identificato, non è accettabile buttare tutto per strada”

Non usa giri di parole il sindaco di San Donato Val di Comino, Enrico Pittiglio, che sui social ha denunciato apertamente l’ennesimo episodio di abbandono illecito dei rifiuti sul territorio comunale. Una presa di posizione dura, accompagnata dalla pubblicazione delle immagini dei responsabili – con i volti coperti – che segna un cambio di passo nella lotta ai cosiddetti “furbetti della differenziata”, se ancora così li si vuole definire.

«Più volte abbiamo detto che l’abbandono dei rifiuti sarebbe stato sanzionato e controllato in maniera importante», scrive il sindaco, ribadendo come l’amministrazione non abbia alcuna intenzione di tollerare comportamenti che offendono il decoro urbano e il rispetto delle regole. Una domanda, poi, che suona come un atto d’accusa diretto: «Se te la veniamo a prendere a casa perché decidi di buttarla per terra?». Un interrogativo che punta dritto al senso civico, o meglio, alla sua totale assenza.

Il problema, sottolinea Pittiglio, non riguarda soltanto le aree dove un tempo erano presenti le isole ecologiche, ma una mentalità diffusa che porta alcuni cittadini a liberarsi dei rifiuti nel modo più semplice e irresponsabile possibile, trasformando strade e spazi pubblici in discariche improvvisate.

Proprio per questo, l’amministrazione ha deciso di passare dalle parole ai fatti. Per l’identificazione dei responsabili e la notifica delle sanzioni, sia amministrative che penali, entrerà in azione la Polizia Locale, che contatterà direttamente i trasgressori. Un messaggio chiaro: nessuno resterà impunito.

«Avrei voluto mettere le immagini senza coprire i volti, così per fargli provare un po’ di vergogna», conclude il sindaco, lasciando trapelare tutta l’amarezza e la frustrazione di chi, ogni giorno, si trova a difendere il territorio da comportamenti incivili.

Un richiamo forte, quello lanciato da San Donato Val di Comino, che va oltre il singolo episodio e chiama in causa il senso di responsabilità collettiva. Perché la raccolta differenziata e il rispetto dell’ambiente non sono un favore all’amministrazione, ma un dovere verso la comunità e il territorio in cui si vive.

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