Inaugurato l’impianto fotovoltaico della Saf: nasce il polo dell’economia circolare

Con l’occasione il presidente Migliorelli ha illustrato ai soci l’andamento dei principali costi di gestione dell'azienda

Inaugurato l’impianto fotovoltaico nel sito industriale SAF di Colfelice, in occasione dell’Assemblea dei Soci convocata dal Consiglio di Amministrazione. Il progetto è stato realizzato dal Consorzio C.M.E. e l’impresa Sgargi Srl che si è aggiudicata i lavori al costo complessivo di 1.100.000,00 euro.

L’impianto si sviluppa sui tetti dei capannoni dall’estensione di  5.099 mq con una potenza installata di circa 1 MW, per una produzione annua di 1.282.823 Kwp corrispondenti a 682.016 kg di emissioni di CO2 evitata all’anno e un risparmio minimo stimato del 30% sul costo dell’energia elettrica. Con l’occasione sono state illustrate – inoltre- tutte le altre opere previste e terminate nella 1° fase di revamping dell’impianto.

L’Assemblea dei Soci è stata convocata – in forma straordinaria per l’adeguamento dello statuto alla normativa vigente ed alle nuove prospettive di sviluppo industriale (approvato a larga maggioranza) – e in forma ordinaria  per il lancio ufficiale del nuovo progetto condiviso che porterà la SAF a gestire le altre frazioni della Raccolta Differenziata, quali plastiche, metalli, carta e cartone nel sito industriale REMAT Lazio di San Giorgio a Liri.

La new company è stata siglata con il gruppo ING.AM e SAV.NO S.p.A – due grandi colossi italiani del settore ambientale per lo smaltimento dei rifiuti e leader per la gestione del sistema integrato dei rifiuti.  Il metodo applicato sui territori da loro gestiti ha portato a raggiungere livelli elevati di raccolta differenziata con numeri decisamente importanti che sfiorano l’85%. 

La sfida della newco sarà proprio quella di intercettare il sistema ideale da applicare a livello territoriale per migliorare i livelli di RD e fornire ai comuni servizi moderni, efficienti ed eco-sostenibili. Il piano d’azione e di investimenti presentato dal Presidente Migliorelli è stato frutto di un percorso sostenibile che ha approfondito tutte le strategie implementate nella provincia di Frosinone, sia per assicurare a SAF una prospettiva di crescita imprenditoriale, sia per migliorare i servizi per i comuni soci.

In questo modo SAF potrà gestire tutte le frazioni della RD e chiudere il ciclo dei rifiuti. Potrà essere raggiunta un’autosufficienza impiantistica grazie al recupero della frazione organica con il biodigestore di Anagni, selezione e recupero di plastica, metalli, carta e cartone a S. Giorgio a Liri e rifiuti indifferenziati a Colfelice.

Con l’occasione il Presidente Migliorelli ha illustrato ai soci l’andamento dei principali costi di gestione della SAF caratterizzati da un incremento sostanziale per gli anni 2020-2022 dovuti a effetti non prevedibili (pandemia da covid-19, chiusura delle principali strutture impiantistiche e discariche, crisi ucraina e caro energia) che andranno ad impattare, inevitabilmente, sulla tariffa del rifiuto indifferenziato.

Al contrario, l’andamento della tariffa della frazione organica è in decrescita con una riduzione da 140€ del 2022 a 88€ del 2023 già in vigore per i comuni soci. Non si esclude possa essere ridotta ulteriormente.

Con l’Assemblea dei Soci tenuta ieri – ha evidenziato Migliorelli – abbiamo aggiunto altri importanti tasselli alla strategia che stiamo perseguendo come governance SAF. In un momento particolarmente delicato che sta attraversando l’intero ciclo dei rifiuti del Lazio e della provincia di Frosinone, la SAF si sta posizionando con impianti, nuovi soci e prospettive importanti per affrontare la sfida dell’economia circolare e della trasformazione dei rifiuto in risorsa. Ringrazio i Sindaci che non hanno fatto mai mancare il loro sostegno ed il loro contributo alle attività che finora abbiamo messo in campo. Puntiamo all’autosufficienza provinciale ed a garantire al territorio una transizione ecologica che dia stabilità, efficienza ed economicità a tutto il settore”.

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