Il ‘giardino-cimitero’ sarà restaurato: piante e fiori rari in omaggio agli eroi di guerra

Cassino - Al via da parte della Commonwealth War Graves Commission la manutenzione dell'area in occasione dell'80° anniversario

Un luogo ameno, dove pace e spirito di abnegazione si uniscono in un tripudio di emozioni. Il cimitero militare di Cassino, che ospita le vittime della seconda guerra mondiale e che è di proprietà della Commonwealth War Graves Commission, ha avviato un restyling in previsione dell’ottantesimo anniversario, che sarà celebrato il prossimo anno, delle Battaglie di Montecassino: i durissimi e decisivi combattimenti consumati tra le forze alleate e quelle tedesche nel basso Lazio, da gennaio a maggio 1944, durante la campagna d’Italia nella Seconda guerra mondiale.

Un rinnovamento ecologico del più importante cimitero di guerra del Commonwealth in Italia, progettato dall’architetto Louis de Soissons e inaugurato nel 1956. Sono 4.271 i militari sepolti o commemorati a Cassino (289 non identificati) e provenivano dagli attuali Regno Unito, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica, India, Nepal e Pakistan. C’è anche un soldato russo. Con due fasi di lavori – la prima che terminerà il 17 marzo e la seconda dal prossimo settembre – sarà rivisto il disegno complessivo del sito in memoria dei Caduti, con il restringimento delle bordure e il riposizionamento delle piante e delle rose, tipiche delle tombe di guerra del Commonwealth, davanti a ciascuna delle oltre quattromila lapidi.

La cura botanica di questi cimiteri è da sempre un riferimento d’eccellenza a livello mondiale, così i lavori a Cassino sono stati anticipati da un approfondito studio e vedranno all’opera un team internazionale formato da 18 specialisti in giardinaggio di grande esperienza. Ma ci saranno anche 3 giovani che si cimenteranno in questa straordinaria occasione di formazione professionale. Il progetto prevede la messa a dimora tra le tombe di un’ampia varietà di piante non invasive, con un esteso periodo di fioritura e assai resistenti alla siccità, come i fiori di dianthus (garofanini).

«Sono state scelte – spiegano dalla Commonwealth War Graves Commission – per attrarre e ospitare gli insetti autoctoni e anche per fare in modo che il miglioramento nella qualità del terreno abbia un impatto positivo sugli organismi del suolo». Ma sarà anche una modalità naturale per cercare di anticipare e prevenire gli effetti di condizioni meteo che si annunciano sempre più estreme in conseguenza del cambiamento climatico (siccità e alte temperature in estate, gelate in inverno).

Con specie più resilienti e misure di mitigazione, dunque, il progetto di restyling floreale vuole promuovere l’adattamento al tipo di suolo e la valorizzazione della biodiversità nel cimitero. Un forte messaggio di impegno ecologico rivolto al futuro, realizzato emblematicamente in un luogo dedicato alla memoria. «In linea con la nostra politica di sostenibilità – spiegano ancora dalla Commonwealth War Graves Commission – nella cura del verde non utilizziamo prodotti chimici, con un effetto positivo sia sugli insetti che sugli organismi del suolo. Infine, per garantire una virtuosa economia circolare, tutte le piante delle bordure rimosse dal cimitero di Cassino saranno riutilizzate in altri siti vicini, in particolare nel Minturno War Cemetery».

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