Assolto dom Pietro Vittorelli, l’ex abate di Montecassino che era finito nello scandalo spese folli

La sentenza emessa dai giudici del tribunale di Roma. Scagionato anche il fratello Massimo. Entrambi difesi dall'avvocato Sandro Salera

Si è concluso con l’assoluzione con formula piena il processo a carico dell’ex abate di Montecassino, dom Pietro Vittorelli. L’alto prelato, accusato di appropriazione indebita, è stato giudicato dalla decima corte collegiale del tribunale di Roma. Le accuse nei suoi confronti, secondo la Procura, erano che l’abate, si «impossessava indebitamente di ingenti somme di denaro di proprietà degli istituti ecclesiastici». Soldi destinati «a scopi di culto e finalità caritatevoli e delle quali aveva la disponibilità economica e il possesso in ragione delle sue cariche che volgeva a proprio profitto impiegandole per interessi personali».

Le indagini, portate avanti dalla Guardia di Finanza di Roma, ipotizzavano che l’ex abate di Montecassino avesse utilizzato il danaro dei conti correnti della diocesi per effettuare spese folli, notti in alberghi a cinque stelle e festini. Un comportamento questo che aveva dato vita ad uno scandalo senza precedenti per l’antichissimo monastero fondato da San Benedetto da Norcia.

Il processo era iniziato nel 2017 in seguito a una serie di accertamenti effettuati dai finanzieri coordinati dalla Procura. Le indagini contestavano l’ammanco di mezzo milione di euro che Vittorelli, sempre secondo l’accusa, avrebbe fatto confluire sul conto cointestato con il fratello Massimo, anche lui nel mirino dei magistrati ma per riciclaggio e anche lui assolto con formula piena.

Quei soldi «in parte mi sono stati dati dalla mia famiglia e parte erano dovuti a mia carità personale per le opere di bene che facevo» aveva spiegato in aula l’ex abate, difeso dagli avvocati Sandro Salera, Antonio Barolo e Mattia La Marra, nel giorno della sua deposizione. Oggi la parola fine a questa triste vicenda.

L’avvocato Sandro Salera
- Pubblicità -
Angela Nicoletti
Angela Nicoletti
Angela Nicoletti, giornalista professionista iscritta all’albo dal 1998 si occupa di cronaca e giudiziaria sia in provincia di Frosinone che a livello nazionale. Ha collaborato e collabora con le prestigiose testate: Il Mattino di Napoli e Il Tempo. Dal 2001 è la referente per il basso Lazio dell’agenzia giornalistica AGI. Le sue inchieste giornalistiche sono sfociate anche in delicate indagini della magistratura. Nel 2018 è stata insignita del premio letterario e giornalistico dedicato a Piersanti Mattarella con un reportage sui beni confiscati alla criminalità organizzata

CORRELATI
ALTRI ARTICOLI

Annega in mare sotto gli occhi dei bagnanti, la vittima è Aldo De Filippis

Silvi - Nonostante i soccorsi tempestivi, per l’anziano non c’è stato nulla da fare: è deceduto poco dopo essere stato recuperato dall’acqua

Incidente sulla SR 509, violento sconto tra due auto: un ferito estratto dalle lamiere

Gallinaro - Per raggiungere il luogo del sinistro, i soccorsi da Cassino hanno impiegato circa mezz’ora, considerata la distanza

Frosinone – Trovato cadavere nei pressi della villa comunale, la scoperta shock

Sul posto squadra volante della polizia e 118. La pista più accreditata sembra essere quella di un gesto volontario del 50enne

Incidente sulla Casilina, tra i sei feriti quattro giovanissimi: due sono minorenni – L’aggiornamento

Roccasecca - Sale il bilancio dei feriti coinvolti nell’incidente avvenuto nella serata di ieri. Strada chiusa per i rilievi dei carabinieri

Incidente sulla Casilina, schianto tra auto e moto: una ragazza elitrasportata in gravi condizioni

Roccasecca - Ferito anche il conducente della moto. Sotto shock l’automobilista. Dinamica al vaglio dei carabinieri

Incendio minaccia un’abitazione: due carabinieri evitano il peggio, poi finiscono in ospedale

Roccasecca - Il rogo lungo la Casilina. I due carabinieri hanno inalato fumo nel tentativo di evitare il propagarsi delle fiamme
- Pubblicità -

Condividi sui social

- Pubblicità -

Più letti

- Pubblicità -