La morte di Massimiliano Di Pastena, il 43enne di Pontecorvo morto dopo essere annegato nel fiume Liri, continua a essere un punto interrogativo e per questo motivo la Procura di Cassino e i Carabinieri della Compagnia di Pontecorvo, stanno portando avanti una serie di indagini.
Nei giorni scorsi in caserma sono state ascoltate delle persone che nelle ore precedenti la scomparsa di Di Pastena sono entrate in contatto con lui sia telefonicamente che fisicamente. Il personale investigativo del capitano Bartolo Taglietti non intende tralasciare nessun elemento.
I familiari dell’uomo, sposato e con due figli, e rappresentati dall’avvocato Giancarlo Corsetti, non credono al gesto estremo ma sono convinti che il loro congiunto sia finito nel fiume contro la sua volontà, magari a seguito di un malore dettato da altri fattori che potranno essere chiariti solo a conclusione dei tanti accertamenti medico legali disposti dal magistrato Flavio Ricci ed eseguiti dal professor De Giorgio.