Arrivata l’attesa sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Roma sull’omicidio di Willy Monteiro Duarte. Dopo essersi ritirati in camera di consiglio, poco fa, i giudici della Corte, presieduta da Gaetano Capozza, hanno deciso sul processo di secondo grado. Pena ridotta a 24 anni di reclusione per i fratelli Marco e Gabriele Bianchi che, in primo grado, erano stati condannati all’ergastolo. Confermate le condanne a 23 anni per Francesco Belleggia ed a 21 anni per Mario Pincarelli. I giudici hanno riconosciuto le attenuanti generiche.
Il sostituto procuratore generale, Bruno Giangiacomo, aveva chiesto alla Corte di confermare le condanne emesse in primo grado, il 4 luglio del 2022, dal Tribunale di Frosinone. Agguerrite le difese che, in prima battuta, avevano chiesto l’assoluzione degli imputati. Mentre, in seconda battuta, gli avvocati avevano avanzato la richiesta di derubricazione del reato contestato, da omicidio volontario a preterintenzionale. Quindi, in terza battuta era stato chiesto il minimo della pena, con l’esclusione dell’aggravante dei futili motivi. Infine, solo per i Bianchi, il riconoscimento delle attenuanti generiche.
La mamma di Willy: “Non provo rabbia ma il perdono è un’altra cosa”
In aula oggi erano presenti i quattro imputati ed i parenti di Willy. Un duro colpo per la famiglia del giovane cuoco di Paliano che, lo ricordiamo, venne massacrato a suon di calci e pugni la notte tra il 5 e il 6 settembre del 2020, dopo una serata trascorsa con gli amici nella zona della movida di Colleferro. La mamma di Willy, Lucia, dopo la lettura del dispositivo, ha commentato: “Me l’aspettavo, nessuna sentenza mi ridarà più mio figlio. Non provo rabbia ma il perdono è un’altra cosa”. Poche parole, tanto dolore. Si attende ora di conoscere le motivazioni della sentenza.