Mattinata di paura sulle sponde del lago di Barrea. Tanti i villeggianti ciociari che hanno assistito preoccupati al salvataggio di un bambino che ha rischiato di annegare nelle acque del lago dove, nell’estate del 2020, perse la vita un giovane papà, residente in provincia di Frosinone, in vacanza nel piccolo centro abruzzese con la sua famiglia.
Erano da poco passate le 12.00 di questa mattina quando qualcuno ha gridato: “C’è un bambino in acqua, non riesce a risalire”. In pochi istanti è stato il panico. Il piccolo era uscito in canoa quando, a causa delle correnti determinate dal vento, la stessa si è ribaltata. Probabilmente, preso da un momento di panico, il ragazzino non riusciva a risalire sulla canoa annaspando nelle acque del lago. Due uomini, a riva tra i bagnanti, non ci hanno pensato su due volte e si sono tuffati in acqua per raggiungerlo. Ad assistere alla scena i genitori terrorizzati che, non sapendo nuotare, hanno temuto il peggio.
I presenti, con il fiato sospeso, hanno sperato che il piccolo riuscisse a rimanere a galla. Nel frattempo, al centro del lago, si sono portate anche due famiglie che erano in acqua con pedalò e canoe. I due uomini hanno raggiunto il bambino, uno di loro lo ha fatto salire su un’altra canoa mentre l’altro ha riportato a riva quella del piccolo.
Tra gli applausi dei presenti, che hanno potuto tirare un sospiro di sollievo, il piccolo ha riabbracciato i suoi genitori che hanno ringraziato tutti. I due signori, affaticati, si sono riposati a riva tra le premure di coloro che si sono complimentati per il nobile gesto. “Non potevamo certo restare a guardare”, hanno commentato i due.