Speciale Sky sul Frosinone, Angelozzi: “Il nostro segreto? Lavorare con serietà e impegno”

Serie A - Il ds: "Cercavamo dei ruoli ben precisi, non avendo un grande budget abbiamo fatto prevalere le idee e le conoscenze"

Serie A – All’interno del servizio di Sky sul Frosinone, le parole del Direttore dell’Area Tecnica, Guido Angelozzi.

Direttore Angelozzi, come li ha messi insieme e li ha studiati questi profili?

“Cercavamo dei ruoli ben precisi, non avendo un grande budget a disposizione abbiamo fatto prevalere le idee e le conoscenze. Ad esempio un giorno sono andato a vedere la partita amichevole tra Juve A e Juve B, in quella occasione ho incontrato Giuntoli e Manna. Con loro abbiamo parlato, ho chiesto se mi davano Barrenechea, Soulé e Kajo. Li avrei presi senza indugiare. E’ iniziato tutto così. I dirigenti sono stati bravi e li abbiamo presi”.

Direttore, le operazioni con il Bayern per Ibrahimovic e Reinier?

“Con il Bayern avevano iniziato a parlare, lo ci hanno detto che avevano anche questo ragazzo, Ibrahimovic. Hanno chiesto di presentare un’offerta e lo abbiamo preso. Con il Real Madrid è stata un po’ diverso, Ddevo ringraziare l’amico Ariedo Braida e il tecnico del Real Madrid, Carlo Ancelotti. Reinier ce lo avevano offerto, ho chiesto ad Ariedo di informarsi con Ancelotti e grazie a loro siamo riusciti a concretizzare un’operazione nata da una idea. Diversamente sarebbe stato impossibile arrivarci”.

Quanta soddisfazione c’è nel vedere Mazzitelli capitano, il Gelli di inizio stagione, nel vedere Caso in campo in serie A?

“Una bella soddisfazione per la Società. Loro sono arrivati lo scorso anno. Mazzitelli lo conosco bene, lo portai io al Sassuolo e poi lui ha fatto la sua carriera tra Genoa, Pisa, Brescia, Monza. E’ stato sempre un mio pallino, quando gli dissi lo scorso anno di venire qui al Frosinone accettò ben volentieri. Lo avevamo in prestito col diritto di riscatto con il Monza, lo abbiamo riscattato e sta facendo quello che noi pensavamo potesse fare. Stesso discorso per Caso. Gelli è una favola: noi lo avevamo cercato 2 anni fa, l’Albinoleffe non volle vendercelo. Lo scorso anno a gennaio, lui era fuori rosa perché non rinnovava il contratto e dissi al presidente dell’Albinoleffe se ce lo davano in prestito gratis con una percentuale riconosciuta in caso di serie A. Ci speravo nella serie A ma non ne ero sicuro. Alla fine ci siamo andati, abbiamo pagato il giusto al club lombardo ma debbo dire che il ragazzo quando è arrivato fece 10 partite da febbraio, dimostrando di essere un giocatore in grado di poter stare in serie A e così è stato riconfermato”.

Tra quelli riconfermati, il nome di un giocatore che la stuzzica e che a suo parere può arrivare in alto?

“Ce ne sono parecchi, se debbo fare un nome per quello che ha fatto negli ultimi due anni dico Oyono. Un 2001 che può fare una carriera importante. E poi c’è Turati, anche se non è nostro, che per me è il futuro portiere della Nazionale. Poi Ibrahimovic e tanti altri. Per affetto dico Gelli, un ragazzo che ha sofferto e non aveva mai giocato nemmeno in serie B prima di Frosinone. Oggi si ritrova ad essere un centrocampista importante. Come la storia di Boloca, arrivato dalla serie D al Frosinone e si ritrova in A col Sassuolo come un elemento importante di quel centrocampo. Questa è la soddisfazione che ho personalmente ma mi fa più piacere per il Frosinone che mette in vetrina questi giocatori che hanno un futuro”.

Qual è il segreto dietro questo Frosinone?

“Il segreto è svolgere il lavoro con serietà e impegno, avere dei collaboratori bravi ed avere un Presidente che ti fa lavorare. Debbo dire grazie a Stirpe se io e i miei collaboratori lavoriamo in un certo modo, tranquillamente. Sta funzionando da qualche anno questa filosofia di lavoro e i risultati stanno arrivando. Anche per tutto quello che ruota attorno al Frosinone Calcio, pur sempre una piccola realtà. Il merito maggiore è del presidente Maurizio Stirpe, per la fiducia che affida ai propri collaboratori”.

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