Milan-Frosinone vista da Ronchetti. “Il futuro di Pioli? Decisivo il match contro i giallazzurri…”

L'analisi del pre-gara con il contributo del Direttore Responsabile della testata Pianeta Milan, Matteo Ronchetti

Serie A – Nuovo big match alle porte per gli uomini di Eusebio Di Francesco. Domani, infatti, il Frosinone è atteso al ‘Meazza’ di Milano per la sfida delle 20.45 contro i padroni di casa del Milan. La gara metterà di fronte due squadre molto diverse per obiettivi, rosa e stato di forma. Il Leone parte alla volta del capoluogo meneghino ‘carico a pallettoni’ per il successo all’ultimo respiro contro il Genoa che lo ha posizionato al decimo gradino con 18 punti, forte dei suoi giovanissimi gioielli, i quali si stanno mettendo in mostra gara dopo gara. Dall’infermeria arriva la buona notizia di capitan Mazzitelli recuperato e nuovamente in gruppo – sebbene parzialmente -, un’altra nota vantaggiosa per questo club che continua a lottare pugnacemente per conquistare l’ambita salvezza. Situazione diametralmente opposta per il Diavolo, il cui scivolone in Champions e i tanti, troppi infortuni, ne stanno drammaticamente segnando la stagione in un modo che nessuno poteva aspettarsi. Nonostante la terza posizione, a quota 26 lunghezze (6 in meno della capolista, la ‘cugina’ Inter, e 4 in meno alla seconda Juventus), il cammino dei rossoneri non è dei più felici. Il bottino lombardo è frutto di 8 vittorie – con Bologna, Torino, Roma, Hellas Verona, Cagliari, Lazio, Genoa e Fiorentina -, 2 pareggi – con Napoli e Lecce -, e 3 sconfitte – con Inter, Juventus e Udinese -. Nell’ultima giornata di campionato è riuscito ad imporsi 1-0 sulla Viola ma il martedì successivo è arrivato il ko per 1-3 con il Borussia Dortmund che complica moltissimo il passaggio agli ottavi di Coppa: ora per l’Europa servirà l’impresa con il Newcastle il prossimo 13 dicembre, impresa che dovrebbe combinarsi con un ‘disegno favorevole degli astri’ e risultati fortunati da associare alla loro imprescindibile vittoria. Quella contro i tedeschi è stata una debacle segnata anche dall’infortunio muscolare di Thiaw, l’ennesimo di questa prima parte di stagione. Tutti fattori che stanno condizionando il futuro di Pioli alla guida dei rossoneri. Il suo futuro sembrerebbe appeso ad un filo e in tal senso la partita contro i ciociari potrebbe rivelarsi decisiva. Noi abbiamo analizzato il momento con il contributo del collega Matteo Ronchetti, Direttore Responsabile della testa Pianeta Milan – www.pianentamilan.it -.

L’analisi di Matteo Ronchetti

Dopo il tracollo e l’ennesimo infortunio dell’ultima gara di Champions, come arriva fisicamente e moralmente il Milan all’impegno con il Frosinone?
“Il Milan è fisicamente a pezzi e praticamente senza difesa – esordisce Matteo Ronchetti -. Mancheranno tutti tranne Tomori, tanto è vero che Pioli ha inserito Krunic in difesa vista l’emergenza col Borussia. Anche il morale è a terra. Il grande obiettivo del Milan era almeno arrivare agli ottavi con tranquillità, visto che anche in campionato la distanza dall’Inter è di 6 punti. La situazione non è affatto rosea, con gli uomini contati e la quantità da record di infortuni che influenza inevitabilmente il resto della squadra. L’immagine-emblema è stata quella di Calabria con le mani in testa dopo l’infortunio di Thiaw. Da quel momento il Milan ha smesso di attaccare, è andato in protezione”.

Sono giorni incandescenti, il futuro in rossonero di Pioli è davvero appeso ad un filo?
“La visita di Cardinale a Milanello è indicativa. Da ciò che è filtrato, non ci sarebbero ancora i presupposti per un cambio della guida ma la presenza del del proprietario del club ha lasciato presagire un incontro quantomeno chiarificatore con il mister, per parlare dei problemi evidenti e dei risultati ben al di sotto delle aspettative. A mio avviso la società deciderà di andare avanti con l’allenatore, vuoi per mancanza di alternative vuoi per bisogno di continuità. Cambiare tecnico a novembre non è facile: sia cercarne uno top level che garantisca almeno il quarto posto, sia innestare una figura che dia l’idea di essere un tappabuchi potrebbe essere controproducente. L’intenzione della società è stata sempre quella di andare avanti, ma bisogna fare i conti con i risultati, con il clima dello spogliatoio, con le criticità e le soluzioni. Non è più una fiducia incondizionata quella data a Pioli – chiarisce il giornalista lombardo -, ma questo lo si era capito dalla partita con il Lecce. La gara con il Frosinone sarà determinante per capire se la squadra è ancora con Pioli e se ci sono i presupposti per andare avanti. In questo senso, sarà decisiva. La proprietà si aspetta una reazione, un cambio di marcia. Staremo a vedere le risposte che perverranno e soprattutto se piaceranno a Cardinale”.

Ad oggi parliamo di un Milan a ranghi ridotti, da inizio stagione la squadra ha collezionato 26 infortunati nel corso dei primi tre mesi di stagione. Qualcosa non sta funzionando…Cosa?
“Qualcosa a livello di preparazione atletica non ha funzionato e non sta funzionando. Inoltre, è evidente che il modo di giocare non aiuta gli atleti. È diventata una squadra iper-offensiva, squilibrata, spaccata in due. Mancando il filtro del centrocampo, i giocatori sono costretti a fare 30-40 scatti a partita, avanti e dietro, e non riescono a riassorbire il carico. Anche quelli più giovani, di età compresa tra i 18 e i 25 anni, i quali dovrebbero possedere una muscolatura più elastica, stanno patendo moltissimo la situazione. Quindi il ripetersi di queste condizioni di gioco in gara e anche in allenamento, va a compromettere inevitabilmente l’integrità dei calciatori nonché i risultati. La casistica degli infortunati, oramai, è al di fuori di ogni normalità e sarebbe impossibile continuare a gridare alla sfortuna”.

Che idea si è invece fatto del Frosinone? C’è qualche elemento che l’ha colpita favorevolmente?
“A mio avviso è più il gioco che esalta i singoli – analizza Ronchetti -. Ho visto una squadra organizzata, vivace, frizzante, che gioca un bel calcio, ambizioso, che cerca di costruire la propria salvezza senza timori reverenziali. Può mettere in difficoltà qualunque avversario, anche questo Milan per niente in forma”.

Che match si aspetta per questo sabato?
“Una partita a viso aperto, dove il Milan deve fare attenzione perché concede sempre molto. Che di fronte ci sia il Frosinone o il Paris Saint-Germain conta poco, sono i rossoneri a regalare una quantità di occasioni eccessiva. Sta poi al cinismo dell’avversaria riuscire a concretizzare. Ad oggi non sappiamo come i ragazzi e Pioli abbiano assorbito il colpo di Champions e quante energie avranno, non conosciamo l’atteggiamento tattico. Nel giro di pochi giorni abbiamo visto la squadra scendere in campo in maniera differente: guardinga, attenta e con il baricentro molto più basso con la Fiorentina, poi completamente al contrario con il Borussia. Le uniche costanti dal pre-campionato ad oggi sono il poco equilibrio e la necessità di offendere che si scontra con gli scarsi risultati. Il Milan potrebbe anche scendere in campo con un po’ di timore”.

Ipotizzare una formazione diventa sempre più difficile, ma quale sarà secondo lei l’undici iniziale al San Siro?
“Con gli uomini contati è difficile soprattutto dietro. La logica vorrebbe che Pioli mettesse dentro un giovane della Primavera come Bartesaghi o Simic come centrale. Entrambi sono stati aggregati nella prima squadra nel pre-campionato e hanno fatto molto bene. In una situazione comunque così complicata, il mister – che si sta giocando tanto – potrebbe decidere di affidarsi però a giocatori più esperti, per cui potrebbe schierare Maignan tra i pali, Florenzi terzino e Calabria più centrale con Tomori e Hernandez dall’altra parte. A centrocampo bisogna capire le condizioni di Loftus-Cheek e dovrebbe rientrare Musah, quindi penso a Musah, Krunic e Reijnders e in avanti Pulisic e Chukwueze sugli esterni, Jović centrale”.

Una nota sull’esordio del giovanissimo Camarda
“Sicuramente è un predestinato. Ha sempre giocato sotto età nelle giovanili segnando moltissimo, quindi i segnali ci sono tutti. Non ha nemmeno un fisico da 15enne ma è molto strutturato. Verrà riaggregato alla prima squadra e probabilmente giocherà un altro spezzone di partita visto che non sarà disponibile neppure Giroud – squalificato per 2 giornate -. Detto ciò è chiaro, ha 15 anni, è un giocatore che va coltivato, aspettato e a cui va concesso anche il lusso di sbagliare. Deve completarsi a livello fisico e tecnico senza bruciare le tappe perché potrebbe essere controproducente per la sua carriera. Il Milan lo ha sempre tutelato, poi, in situazione di emergenza lo ha messo in campo con il conseguente record di più giovane debuttante in serie A. Il suo esordio è stato un bel segnale per l’atleta stesso e il suo entourage e non appena compirà 16 anni firmerà il suo primo contratto da professionista”.

Che clima ci sarà al Meazza sabato? I tifosi stanno fortemente contestando Pioli…Che accoglienza dovranno aspettarsi i supporters giallazzurri al seguito del loro Frosinone?
“Penso che l’attenzione dei tifosi sarà concentrata sul Milan e su Pioli per come stanno andando le cose. È chiaro che monta il malcontento verso un allenatore che nella testa di tutti non sta portando a performare bene una squadra molto rinforzata rispetto lo scorso anno, che ha speso molto. Per cui mi aspetto un pubblico che sosterrà la propria squadra ma che, in situazioni non positive, potrebbe dimostrare disappunto, fischiare e quant’altro. Un po’ di perplessità, dunque, ci potrebbe stare”, conclude il Direttore Responsabile di Pianeta Milan.

Qui Frosinone

Seduta di allenamento mattutina ieri alla ‘Città dello Sport’ di Ferentino per i giallazzurri di mister Di Francesco che continuano a preparare la partita con il Milan. Attivazione, esercitazioni tecnico tattiche e calci piazzati, questo il programma. Parzialmente in gruppo Mazzitelli e Gelli. Terapie per Lirola e Marchizza. Personalizzato per Harroui. Differenziato per Kalaj e Brescianini. Questa mattina si è svolta la rifinitura, poi la partenza per Milano. Lirola, ricordiamo, ha accusato una piccola contrattura al flessore della gamba destra. Marchizza, invece, dovrà effettuare ulteriori visite specialistiche e accertamenti per capire bene l’entità dell’infortunio, ma stando a quanto si apprende, dovrebbe comunque fermarsi per un po’.

Alla luce di ciò, questo il probabile 11 anti-Milan targato Di Francesco: Frosinone (4-2-3-1) Turati; Okoli, Oyono, Romagnoli, Monterisi; Bourabia, Barrenechea; Soulè, Reinier, Ibrahimovic; Cheddira. 

I precedenti

Diavolo e Leone hanno incrociato soltanto 4 volte i loro destini, tutte in serie A. Lo score parla di due successi rossoneri e due pareggi. Questo il dettaglio dei precedenti:

Serie A 2015/16
Frosinone-Milan 2-4
Milan-Frosinone 3-3

Serie A 2018/19
Frosinone-Milan 0-0
Milan-Frosinone 2-0

I giallazzurri convocati

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Cristina Lucarelli
Cristina Lucarelli
Cristina Lucarelli, giornalista pubblicista, specializzata in sport ma con una passione anche per musica, cinema, teatro ed arti. Ha collaborato per diversi anni con il quotidiano Ciociaria Oggi, sia per l'edizione cartacea che per il web nonché con il magazine di arti sceniche www.scenecontemporanee.it. Ha lavorato anche come speaker prima per Nuova Rete e poi per Radio Day, e presentatrice di eventi. Ha altresì curato gli uffici stampa della Argos Volley in serie A1 e A2 e del Sora Calcio.

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