Acque inquinate sul litorale laziale: male le località balneari frequentate dai ciociari

Emerse criticità dovute alla presenza di batteri di origine fecale, considerati proprio un marker specifico di inquinamento

Presentati i risultati dei campioni d’acqua prelevati, tra il 21 ed il 28 giugno scorso, dai volontari di Goletta Verde sulle coste del Lazio.

Su 23 prelievi eseguiti lungo la costa regionale, solo 8 punti sono risultati con i valori nei limiti. In provincia di Latina 11 campionamenti: su questi solo 3 sono risultati in linea con gli standard fissati. Parliamo di Foce Sisto e porto Badino a Terracina e di un campione d’acqua prelevato a Fondi, in località Pedemontano.

Per il resto c’è davvero molto su cui lavorare. Risulta inquinata l’acqua prelevata alla foce del canale di Sant’Anastasia a Fondi, mentre sono ben 7 i punti definiti dagli ambientalisti “fortemente inquinati”: Foce Verde (in corrispondenza del ponte Mascarello) e foce Rio Martino a Latina, le acque prelevate a ridosso della spiaggia di Sperlonga in corrispondenza del civico 469 di Via Pilestra; il Rio Santacroce, in località Gianola a Formia, i due punti nel comune di Minturno, quello allo sbocco del canale di scolo a sud della darsena, presso la marina, e quello a Scauri, presso la foce del Rio Recillo. Nel comune di San Felice Circeo il prelievo effettuato alla foce del fosso in via Gibraleon.

Gli ambientalisti specificano che i loro campionamenti non si vogliono sostituire ai dati ufficiali ma vanno ad integrare il lavoro svolto dalle autorità competenti. Hanno un obiettivo preciso, che è quello di andare ad individuare problemi dovuti ad una cattiva depurazione dei reflui in specifici punti, come foci, canali e corsi d’acqua. Sono emerse criticità dovute alla presenza di batteri di origine fecale, considerati proprio un marker specifico di inquinamento dovuto a scarsa o assente depurazione.

“Dalle analisi di Goletta Verde emerge una situazione che, in linea con quella degli scorsi anni, dimostra ancora la presenza di troppe criticità della costa laziale. Il netto peggioramento riguarda la parte meridionale della regione – dichiara Roberto Scacchi, Presidente Legambiente Lazio, che aggiunge – Ci mettiamo a disposizione delle autorità competenti e delle amministrazioni per capire le cause, aggredire le problematiche e consegnare alla cittadinanza un mare più salubre e bello”.

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