La redazione di Frosinone News sta seguendo l’odissea di Domenico Fraioli (LEGGI QUI) il 46enne originario e residente ad Arce, senza dimora, il quale è in attesa che gli venga assegnato un alloggio ERP, di Edilizia Residenziale Pubblica, per cui è in lista già da diversi anni.
Domenico, lo ricordiamo, è invalido, con embolia polmonare, seguito dal CIM, senza reddito: a metà agosto si era incatenato all’interno del palazzo comunale di Arce per chiedere l’attenzione delle Istituzioni rispetto ai suoi disagi. Il sindaco Luigi Germani, alla presenza dei Carabinieri della locale stazione e dei colleghi di Pontecorvo, aveva ricevuto l’uomo raccogliendone le richieste, rispondendo anche all’assistente sociale del CIM la quale, contestualmente, aveva partecipato telefonicamente al colloquio, pronunciandosi sulle problematiche del paziente. In quella sede il sindaco, nei limiti delle possibilità sempre disponibile, si era fatto carico dell’impegno di individuare un alloggio più consono e che corrispondesse alle esigenze, anche di salute, dell’uomo.
Al 46enne è stato momentaneamente assegnato una sorta di “riparo di fortuna”, un piccolo locale nel centro di Arce ricavato da vecchie cantine, che non dispone di elettricità, senza riscaldamento, senza acqua, con problemi evidenti di infiltrazioni e muffa che, di certo, contrastano con le condizioni di salute già compromesse dell’uomo. Insomma una grotta, che poco si discosta da un riparo arrangiato sotto un qualsiasi ponte. In queste condizioni disperate l’uomo è tornato a rivolgersi in municipio, reclamando di potersi lavare almeno. In risposta Domenico è stato invitato ad andare a lavarsi presso la Camera Mortuaria del Cimitero Comunale di Arce. Tra le file di loculi e le cappelle sepolcrali, nella struttura c’è un lavello, attenzione non una doccia: lo sfortunato, accompagnato dal responsabile del luogo sacro che gli ha aperto la camera, si è potuto dare una rinfrescata, in un ambiente chiuso ma ovviamente freddo, con il rischio di scivolare e farsi male seriamente. L’uomo ha documentato la circostanza in un video, una situazione indecorosa che offende la dignità della persona, tralasciando la sacralità del posto.
Domenico si è rivolto in più occasioni anche al Prefetto Ernesto Liguori. Ha scritto anche una lettera al Presidente della Repubblica, al Difensore Civico in Regione dr. Marino Farfelli, a diverse trasmissioni che vanno in onda sulle reti nazionali, con tutta la documentazione relativa alla vicenda, non mancando di allegare dei documenti che dimostrerebbero alcune incongruenze nell’assegnazione ed avanzamento relativi alla graduatoria degli alloggi ERP.