L’Aquila capitale della cultura, Rinaldi e Baldassarre: “Rilancio dell’appennino centrale”

Il Lazio e l’Abruzzo sono regioni gemelle, per tradizione, cultura e soprattutto per quello che questi territori hanno attraversato

«L’Aquila Capitale italiana della Cultura 2026 è una notizia importante per l’appennino centrale. Infatti, grazie alla collaborazione con Rieti, sarà possibile incentrare l’attenzione sulle zone colpite dal sisma. Il Lazio e l’Abruzzo sono regioni gemelle, per tradizione, cultura e soprattutto per quello che questi territori hanno attraversato. La natura, purtroppo, nella calamità ci ha unito ancora di più e la vittoria di oggi rappresenta il primo passo per collaborazioni future».

Lo ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici, alle Politiche di ricostruzione, alla Viabilità e alle Infrastrutture della Regione Lazio, Manuela Rinaldi.  

«Sarà importante istituire subito un lavoro sinergico, per preparare al meglio questa bellissima opportunità che i nostri territori hanno davanti. L’Aquila Capitale della Cultura rappresenta anche un rilancio delle aree interne, per un turismo resiliente e di prossimità nelle zone duramente colpite dal sisma. Quella di oggi è una bella vittoria per l’appennino centrale, per questo ringrazio il sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi, il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi e il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio per il loro impegno. Un progetto ambizioso dove la Regione Lazio, grazie a Rieti, sarà protagonista», ha concluso l’assessore Manuela Rinaldi.

Le parole di Simona Baldassarre

«La cultura è una occasione per rinascere. È significativo che con la vittoria dell’Aquila nell’assegnazione del titolo di Capitale della Cultura 2026 ci sia anche il Lazio, con Rieti, partner del progetto abruzzese. Entrambe le città sono espressione dell’Appennino, e sono accomunate dall’esperienza dolorosa dei terremoti, e dalla voglia di riscatto e di rinascita».

Lo ha dichiarato l’assessore alla Cultura, alle Pari opportunità, alle Politiche giovanili e della Famiglia, al Servizio civile della Regione Lazio, Simona Baldassarre.

«Per Rieti, c’è la possibilità di far conoscere il suo territorio, la Valle Santa, e la Sabina, ricco di arte e spiritualità. Un patrimonio poco conosciuto e che avrà finalmente la giusta attenzione. Siamo sicuri, che le altre due nostre candidate, Gaeta e Latina, si sapranno rifare nella prossima edizione. Il Lazio è uno scrigno da scoprire e questa Regione continuerà a promuovere il suo territorio, consapevole dei grandi margini di crescita per questa terra», ha concluso Simona Baldassarre.

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