Due testimonianze che fanno capo allo stesso malcostume, un atteggiamento ben lontano dall’essere civili e dal rispetto per l’ambiente che ci circonda. Le immagini sono state scattate da alcuni cittadini, amanti della natura, a passeggio tra i boschi di Alatri: in località Castagneto, poco sopra le Fraschette, un residente si è imbattuto in due distinti cumuli di sacchi, a distanza di pochi metri l’uno dall’altro, colmi di calcinacci.
Molto probabilmente gli scarti edili sono stati abbandonati di recente, non risultano essere ricoperti di fogliame o quant’altro. Due mucchi “in bell’ordine”, tra i colori ed i riflessi del sottobosco. Ricordiamo che i calcinacci vengono classificati come rifiuti inerti in quanto non si decompongono, per cui appartengono alla classificazione dei rifiuti speciali: poiché possono causare danni ambientali gravi, devono essere smaltiti o riciclati secondo normative specifiche.
In località Gaudo, invece, tra Intignano e Fontana Scurano, il pattume è stato gettato su un terreno, al di là di una recinzione, poco oltre si estende un uliveto: scatole e bustoni pieni di immondizia di ogni genere, anche abiti dismessi, giacciono nella cunetta, tra l’erba. Un comportamento ingiustificato se si pensa, oltretutto, che il servizio di raccolta dei rifiuti funziona su tutto il territorio comunale di Alatri. Ricordiamo che le normative contemplate nel TUA, Testo Unico Ambientale, vietano l’abbandono ed il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo, nel sottosuolo e nelle acque, ritenendo questa condotta un illecito penale: anche l’abbandono di un semplice sacchetto di rifiuti per strada è ora un reato.


