Paura e tensione nei giardinetti pubblici adiacenti al Tribunale di Cassino, teatro nei giorni scorsi di gravi episodi di aggressione e intimidazione ai danni di alcuni cittadini, tra cui genitori con bambini.
Secondo quanto denunciato pubblicamente da due donne e un uomo, i fatti si sarebbero verificati quando tre individui – identificati come cittadini di nazionalità egiziana (il gruppetto è solito stanziare tra i giochini e le panchine sin dal primo pomeriggio) – accompagnati da un cane di grossa taglia, avrebbero reagito in modo violento alle richieste di tenere l’animale al guinzaglio e con la museruola, come previsto dalle normative in vigore.
La situazione sarebbe rapidamente degenerata: insulti, minacce e perfino sputi avrebbero colpito i presenti, generando panico tra le famiglie presenti e soprattutto tra i più piccoli. Stando alle testimonianze raccolte, episodi simili si sarebbero ripetuti in più occasioni durante la settimana, al punto da spingere le vittime a rivolgersi alle forze dell’ordine per segnalare il clima di crescente insicurezza.
Sulla vicenda sono intervenuti i consiglieri comunali di minoranza Giuseppe Sebastianelli, Francesco Evangelista e Arduino Incagnoli, che hanno espresso forte preoccupazione per quanto accaduto, definendolo «inaccettabile». I tre esponenti politici hanno richiesto all’Amministrazione comunale l’istituzione di un presidio fisso della Polizia Locale durante le ore pomeridiane, ovvero quelle di maggiore affluenza nel parco.
«I giardinetti del Tribunale sono uno dei pochi spazi verdi della città frequentati quotidianamente da famiglie, bambini, mamme e anziani – sottolineano i consiglieri –. Non è tollerabile che un luogo pubblico venga vissuto con paura».
Secondo i firmatari della richiesta, anche una presenza minima ma costante di agenti potrebbe costituire un efficace deterrente contro comportamenti incivili o pericolosi e contribuire a ripristinare un clima di tranquillità.
Ora la palla passa al Comune, con l’auspicio – espresso dagli stessi consiglieri – che il Sindaco e l’assessorato competente «non sottovalutino la gravità della situazione e intervengano tempestivamente, prima che si verifichino conseguenze ancora più gravi».