‘Alto’ come il destino, ‘Canna’ come la cannabis: la rivincita dei ciociari Savocchi nel cuore di Manhattan

Da Monte S. Giovanni Campano a New York dove è diventato imprenditore della cannabis e ha costruito un impero: Guido Savocchi si racconta

Dalla Ciociaria, più precisamente dalle strade (all’epoca) quasi rurali di Monte San Giovanni Campano alle luci abbaglianti di New York City, passando per un arresto e diventando uno dei primi dispensari legali di cannabis a Lower Manhattan. È la storia di Guido Savocchi, 73 anni, patriarca di una famiglia italoamericana che oggi sorride al successo dopo una vita fatta di sfide, cadute, coraggio e – soprattutto – riscatto.

In un elegante angolo di Chambers Street, a pochi passi da Wall Street, a 200 metri neppure dal Ponte di Brooklyn, c’è ‘Alto Canna’: non solo un nome, ma un manifesto. Un gioco di parole che riconduce al significato di ‘alticcio’, come quello stato di leggera euforia che la cannabis può indurre. È qui che si celebra ogni giorno la vittoria di una famiglia che non ha mai smesso di crederci. E la loro è una storia che sembra scritta per il cinema.

“Ero un ragazzino povero, spaesato e affamato d’America”, esordisce Savocchi, divenuto oggi un lungimirante ed acuto imprenditore. Quando Guido arrivò a New York con la sua famiglia aveva solo 13 anni. “Vieni qui, vedi una città enorme, dici: ma dove cavolo sono?”, racconta con ironia ma anche con la voce spezzata da un passato difficile. Per anni ha lottato per sopravvivere in un mondo che non lo aspettava. Fino all’episodio che avrebbe segnato per sempre la sua vita: l’arresto per spaccio. Guido aveva un fast food, che andava piuttosto bene, ma anche una grande fame di denaro. E allora, seppur senza mai fumare in vita sua – come precisa lo stesso manager – decise di vendere illegalmente erba. E fu beccato. Una macchia, certo. Ma anche – incredibilmente – l’innesco della sua attuale fortuna.

Il giorno che ha cambiato tutto

È il 2022. Alla radio, la moglie Sandra sente una notizia destinata a cambiare le sorti della famiglia: lo Stato di New York legalizza la cannabis e offre licenze prioritarie a chi, in passato, era stato condannato per reati legati alla marijuana. “Sandra mi chiamò piangendo” racconta Guido. “Mi disse: ‘Guido, questa è la tua occasione’”.

E così è stato. Oggi ‘Alto Canna’ è un tempio della legal weed, frequentato da giovani, manager, turisti e veterani del quartiere. “Abbiamo più fila noi che un supermercato all’ora di punta. Addirittura vantiamo clienti che potrebbero essere i miei genitori, gente di 95 anni!” racconta ilare l’imprenditore, fiero padre di cinque figli che oggi, assieme a sua moglie, gestiscono l’attività: loro sono Andreé, Stephanie, Nicole, Sara e Daniela. Un visionario che grazie all’amore e al supporto della sua splendida famiglia ha creato un vero impero.

Una rivoluzione italiana a Manhattan

In nemmeno 8 mesi, ‘Alto Canna’ ha creato un business unico. Ma più dei numeri, a colpire è lo spirito con cui la famiglia porta avanti il suo commercio: elegante, inclusivo, trasparente. Niente scorciatoie, niente criminalità. “Qui non c’è spazio per la mafia” dice Guido. “Lo Stato controlla tutto: da chi vende a dove si compra. Solo fattorie autorizzate. Il crimine resta fuori. Su tutti i pacchetti ci sono i sigilli di Stato e ogni avventore compra solo dopo la visione del documento di identità e della patente”. Fiori, sigarette pre-roll, vaporizzatori, concentrati e commestibili: l’attività della famiglia Savocchi offre un’ampia scelta, rivolta solo a maggiori di 21 anni. Si tratta di un ventaglio di prodotti che vanno da quelli a scopo terapeutico a quelli a uso ricreativo, contenti THC con percentuali non legali in Italia, autorizzate, invece, nello Stato di New York.

Delivery, sostenibilità e visione: il futuro è oggi

Il negozio ora offre anche la consegna a domicilio: ordini online e in pochi minuti un rider in bicicletta ti porta la cannabis direttamente a casa. Un modello che guarda al futuro, ma con radici ben piantate nella tradizione. Sul sito dell’attività si legge: “Da Alto Canna a TriBeCa, New York, offriamo consegne di cannabis rapide e affidabili non solo alla nostra comunità locale, ma anche ai quartieri circostanti. Che tu sia a SoHo, nel Financial District, a Battery Park o ancora più a nord nel Greenwich Village, il nostro servizio ti garantisce di ricevere i tuoi prodotti di cannabis premium direttamente a casa, senza problemi. Il nostro team si impegna a garantire che il processo di ordinazione sia impeccabile e che la consegna avvenga tempestivamente, garantendo la qualità dal momento in cui scegli il prodotto fino al momento in cui lo ricevi”.

L’intervista a Guido Savocchi

Com’è stato aprire un dispensario legale a Manhattan dopo il suo passato?
“Una rivincita. All’inizio non ci credevo. Pensavo fosse uno scherzo del destino. Ma poi ho capito che era una seconda possibilità, e me la sono presa”.

L’Italia? Rimane nel cuore?
“Ci torno sempre, due o tre volte l’anno. E sogno un giorno di aprire il primo negozio di cannabis legale in via del Corso, nel cuore della Bella Vita”. Ride, ma chissà…

Cos’è Alto Canna per lei oggi?
“È tutto. È il nostro riscatto, la dimostrazione che anche dagli errori può nascere qualcosa di buono”.

Ha un messaggio per l’Italia?
“Siate coraggiosi. La legalizzazione è un’opportunità, non un pericolo. E i nostri giovani meritano un futuro più giusto e roseo”.

Guido Visocchi conclude la nostra chiacchierata aggiungendo: “Nel negozio accettiamo euro, pounds inglesi e dollari canadesi, anche! Siamo il primo negozio di proprietà italiana in tutto lo Stato di New York, abbiamo molti turisti italiani che vengono a comprare e lo ammetto…abbiamo per loro un occhio di riguardo! Gli regaliamo magliette, gadget, un vero caffè espresso e un pre-rolled (cannabis già pronta da fumare). Vorrei vedere più italiani dalla nostra provincia…”.

‘Alto Canna’ non è solo un negozio. È un simbolo. È l’America dei sogni che si fa reale, con accento ciociaro e cuore grande.

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Cristina Lucarelli
Cristina Lucarelli
Cristina Lucarelli, giornalista pubblicista, specializzata in sport ma con una passione anche per musica, cinema, teatro ed arti. Ha collaborato per diversi anni con il quotidiano Ciociaria Oggi, sia per l'edizione cartacea che per il web nonché con il magazine di arti sceniche www.scenecontemporanee.it. Ha lavorato anche come speaker prima per Nuova Rete e poi per Radio Day, e presentatrice di eventi. Ha altresì curato gli uffici stampa della Argos Volley in serie A1 e A2 e del Sora Calcio.

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