“Apprendiamo solo oggi (venerdì, ndr) che ieri, (giovedì, ndr) nella Sala della Ragione di Anagni, l’amministrazione ha tenuto un incontro per presentare le opportunità di un bando per la rigenerazione urbana del quartiere Osteria della Fontana che sarà pubblicato la prossima settimana. Un percorso avviato in Consiglio Comunale a fine 2023 e proseguito lo scorso anno in Commissione Urbanistica, che – su nostra esplicita richiesta – doveva prevedere vari incontri pubblici per informare tutta la cittadinanza dell’opportunità e dare il tempo di partecipare”. – Così in una nota Luca Santovincenzo, Consigliere Comunale Capogruppo LiberAnagni.
“La minoranza consiliare non è stata informata di questo incontro né ci risulta che dell’incontro sia stato dato avviso pubblico. Chi sono quindi i cittadini incontrati? Come hanno saputo dell’evento i partecipanti. Ci chiediamo, inoltre, perché è stato interrotto il processo di esame del procedimento in Commissione Urbanistica passando direttamente al bando, nonostante dall’ultima seduta si attendesse nuova convocazione all’esito del procedimento di partecipazione. – Prosegue Santovincenzo –
Soprattutto, ci chiediamo il motivo di un annuncio così estemporaneo per un bando che presenta un termine brevissimo: appena trenta giorni per presentare elaborati progettuali, relazioni e contributi. I cittadini e gli operatori economici hanno bisogno di molto più tempo per conoscere, valutare e decidere, a meno che non siano già stati informati e resi edotti in altro modo, cosa che a quel punto sarebbe gravissima. Questo è il concetto di condivisione dell’amministrazione Natalia: escludere la Comunità e gli organi di controllo dalle decisioni e procedere senza trasparenza, invitando pochi eletti alle presentazioni. E non è la prima volta. Ci dicono che anche in passato si sarebbero tenuti incontri sul tema con alcuni selezionati partecipanti. Inoltre, il ritardo del nostro Comune nell’attuazione della Legge Regionale del 2017 sulla rigenerazione urbana è attribuibile proprio a simili disfunzioni ed errori, visto che, nella precedente consiliatura, la Regione ha bocciato ben cinque deliberazioni di Consiglio sul tema.
Siamo dunque costretti a far rilevare che la mancanza di un reale coinvolgimento della cittadinanza rischia di viziare nuovamente l’intero procedimento a discapito della Città e di quei privati che confidano da anni in una sua definizione sollecita e di coloro che potrebbero essere interessati, se solo fossero adeguatamente informati dell’opportunità offerta dalla Legge (per “adeguatamente” si intende con incontri pubblici, non dalla solerzia di qualche bene informato). Non è ostruzionismo il nostro, bensì rispetto della legge e dei doveri di trasparenza. E’ nostro dovere tutelare tutti quei cittadini che sono stati ingiustamente tenuti all’oscuro delle fasi del procedimento”. – Conclude l’Avv. Santovincenzo.