Ansia in casa Frosinone per Reinier: uno sfortunato Leone si prepara però a reagire

Serie A - Da valutare le condizioni dell'ex Real Madrid e i tempi di recupero. Dopo il Milan, si torna a lavorare per la gara contro il Torino

Serie A – A Milano il Frosinone non passa, non riesce l’impresa agli uomini di Eusebio Di Francesco. Il Leone esce sconfitto 3-1 ed è il Diavolo ad esultare. Certo è che non era contro il Milan la partita da vincere, ma il pubblico giallazzurro un po’ ci sperava di trovare un Frosinone non a mani vuote all’uscita dal ‘San Siro’, magari anche con in tasca un solo punticino in più. Ma non è andata così. I padroni di casa, costretti ad uscire dalla crisi che li stava massacrando e che in primis pesava sulle sul groppone di un Atlante-Pioli sempre più con le spalle al muro, sono stati pragmatici e cinici abbastanza da tirarsi fuori dalle sabbie mobili che li stavano inghiottendo.

Dopo gli schiaffi incassati a Dortmund era fondamentale per il collettivo rossonero sbarazzarsi del malumore imperante e ritrovare la carica giusta. Lo era meno essere belli in campo, come si è visto. Ma al triplice fischio finale, si bada al risultato e meno all’estetica. È proprio il più criticato, Jovic, a sbloccarsi e sbloccare la gara con una rete che vale per importanza i mesi di frustrazione accumulata. Quindi tocca a Pulisic e Tomori chiudere i giochi. Al Frosinone resta solo il ‘gol della bandiera’, per altro messo a segno dall’ex rossonero Brescianini.

I ciociari, però, anche stavolta, al cospetto di un’altra blasonatissima big, non sfigurano. Cercano di costruire, si propongono, Soulé ci prova ad inventare ma la notte meneghina deve non ispirarlo abbastanza da riuscire a sfilare qualche magia dallo scarpino, Di Francesco gioca anche la doppia carta Caso-Kaio Jorge ma neanche loro riescono ad incidere. Ibrahimovic tira fuori un paio di spunti interessanti, senza però giusta concretezza. Pesa, invece, la prestazione di Cuni sull’economia della gara: l’attaccante albanese, a tu per tu con Maignan, spreca un’occasione colossale divorando letteralmente la chance dello 0-1 per i suoi, una chance che avrebbe potuto cambiare equilibri e destino. La sua performance è stata sicuramente la peggiore in campo, condizionando pesantemente l’esito del match. Ma c’è anche un ‘ma’, come ha sottolineato Di Francesco in conferenza stampa: “Devo dire che lui si doveva preparare prima il calcio ma quella occasione se l’è creata da solo. È stato bravo a crederci ed a creare questa opportunità. Ha fatto una buona gara. Ricordiamoci che Marvin viene dalla serie C tedesca e per lui è anche un momento di crescita. Queste situazioni gli torneranno utili nel futuro”. Incolpevole sui gol, invece, Turati, il quale ha poco da rimproverarsi nonostante lo score di 3-1. Tra le note positive anche il ritorno sul rettangolo da gioco di Gelli, in quale è subentrato a Reinier e ha ben figurato.

Il ‘problema’ delle partite fuori casa

Il Frosinone resta dunque fermo a 18 lunghezze – le stesse del Monza – in undicesima posizione. Mentre in casa può vantare un ruolino di marcia più che positivo (16 i punti accumulati sull’intero bottino di 18), i giallazzurri hanno perso cinque trasferte di fila in campionato per la terza volta in Serie A: ai ciociari era già capitato tra maggio 2016 e ottobre 2018 e tra ottobre e dicembre 2015. La criticità degli scarsi risultati in trasferta contro quelli rosei tra le mura amiche viene commentata così dal tecnico: “Teniamoci i 18 punti, non pesiamo solo alle partite esterne perché ci sarebbe da pensarne a tante a partire da quella di Cagliari. Ditemi dove finora abbiamo sfigurato fuori casa. Noi andiamo a giocarcela sempre alla grande. E non dimenticate mai da dove arrivano questi ragazzi e da chi avevamo davanti. Loro avevano delle assenze ma le avevamo anche noi. E non abbiamo affatto sfigurato. Anche se dobbiamo migliorare fuori casa, senza dubbio. Ma teniamoci stretti questi 18 punti. Questa squadra non deve dimenticare come è arrivata a fare certo risultati, sono convinto che alla lunga i risultati fuori arriveranno”. Ora, intanto, si torna tra le mura amiche della ‘Psc Arena’ dove domenica 10 dicembre è atteso il Torino con cui il Frosinone si è assicurato, lo scorso 2 novembre, lo storico passaggio agli ottavi di Coppa Italia. E da domani pomeriggio i giallazzurri torneranno in campo a preparare l’incontro con la determinazione di vendicare anche la sfida milanese.

L’infortunio di Reinier

Post Milan, il problema più grande del Frosinone è aver perso anche Barrenechea e soprattutto Reinier. Il primo, da diffidato si è fatto ammonire e salterà la prossima gara interna contro il Torino. Reinier, invece, ha accusato un infortunio: per lui un problema muscolare che lo ha obbligato a lasciare il campo in lacrime. Nelle prossime ore il brasiliano si sottoporrà agli esami strumentali che riveleranno l’entità dello stesso infortunio. C’è quindi molta ansia intorno alla situazione e la paura di avere fuori anche l’ex Real Madrid che si aggiunge così a Marchizza, out per qualche mese. Insomma, un’altra tegola sul capo di uno sfortunato Leone.

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Cristina Lucarelli
Cristina Lucarelli
Cristina Lucarelli, giornalista pubblicista, specializzata in sport ma con una passione anche per musica, cinema, teatro ed arti. Ha collaborato per diversi anni con il quotidiano Ciociaria Oggi, sia per l'edizione cartacea che per il web nonché con il magazine di arti sceniche www.scenecontemporanee.it. Ha lavorato anche come speaker prima per Nuova Rete e poi per Radio Day, e presentatrice di eventi. Ha altresì curato gli uffici stampa della Argos Volley in serie A1 e A2 e del Sora Calcio.

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