Arce – Scavi archeologici, riaffiorano i resti di un’antichissima villa romana

Si lavora per riportare alla luce una villa romana distrutta durante l'assedio dell'antica città di Fregellae

Riportare alla luce una villa romana distrutta durante l’assedio dell’antica città di Fregellae. È la mission della terza campagna archeologica di scavi che si sta per concludere in questi giorni ad Arce, più precisamente in località Collemezzo.

L’equipe di diciotto persone è coordinata dal professor Dominik Maschek ordinario di archeologia romana presso l’università di Trier (Germania) con la preziosa collaborazione del direttore scientifico Pier Giorgio Monti, nonché ispettore onorario della Soprintendenza archeologica del Lazio.

La campagna è iniziata lo scorso 24 luglio e si concluderà il prossimo 19 agosto. Particolarmente interessanti sembrano essere i risultati degli scavi attualmente ancora in corso, che stanno riportando alla luce una villa rurale, probabilmente distrutta nel 125 avanti Cristo dall’esercito romano durante l’assedio di Fregellae.

«Siamo particolarmente contenti – ha detto il professor Maschek- di questa ricerca. Abbiamo rinvenuto numerose ceramiche e terrecotte che ci daranno la possibilità di approfondire i nostri studi su questa area gentilizia e più in generale sulla storia della repubblicana romana. Siamo giunti alla terza campagna scavi dopo quella del settembre del 2022 e di luglio del 2023. Probabilmente – ha concluso il ricercatore – ora si andrà avanti con lo studio dei reperti e quindi la pubblicazione di una ricerca scientifica».

Ad oggi, insomma, è difficile dire se ci sarà una quarta campagna scavi per ampliare e studiare ulteriormente un’area sicuramente ricca di archeologia e molto vicina a Fregellae.

«È una grande soddisfazione per il Comune di Arce – ha detto il Sindaco Luigi Germani – ospitare sul nostro territorio una ricerca così importante. Voglio ringraziare il professor Maschek con gli studenti che fanno parte del progetto provenienti dalle più prestigiose università europee e più precisamente dalla Germania, dall’Inghilterra, dalla Spagna e dalla Svizzera. Un grazie anche al direttore scientifico Pier Giorgio Monti, sicuramente uno dei punti di riferimento della ricerca archeologica della Valle del Liri, e all’ex direttore del Parco Archeologico di Fregellae Marco Germani che sta dando un importante supporto all’equipe internazionale».

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