La segnalazione arriva da un cittadino dal radicato senso civico e rispetto per l’ambiente: uno “scempio” in uno tra i tanti luoghi incantevoli di Arpino, dove la natura si manifesta in ogni sua forma, tra boschi fascinosi e la fauna selvatica che in questi posti trova casa. Una zona il cui paesaggio dovrebbe essere “incontaminato” ed invece no, purtroppo la negligenza dell’uomo riesce ad arrivare e distruggere il creato in ogni dove. Almeno 50 pneumatici accatastati tra gli alberi che affacciano su strada provinciale 167 via Sant’Angelo, poco più in là della chiesetta dedicata alla Madonna Addolorata, nemmeno un chilometro in direzione Casalvieri. Un panorama deturpato da qualche imbecille senza scrupoli.
Dalle foto è evidente un sentiero, sicuramente solcato dal veicolo utilizzato per trasportare ed abbandonare gli pneumatici nella selva: uno scempio ambientale che, per la quantità di elementi scaricati tra gli alberi, è facilmente riconducibile ad un gommista o qualche officina. Sia i gommisti che le officine devono attenersi a precise disposizioni per smaltire il PFU, Pneumatico Fuori Uso: le gomme sono destinate al recupero dei materiali oppure alla termovalorizzazione, quindi ad essere riutilizzate sotto altre forme o convertite in energia negli impianti di trasformazione. Perché inquinare l’ambiente quando ci sono reimpieghi utili? Tra l’altro, c’è da sapere che l’onere per il corretto smaltimento degli pneumatici è a carico degli stessi produttori o di chi importa. Ricordiamo, in conclusione, che l’abbandono degli pneumatici è considerato un reato ambientale, con tutte le sanzioni che ne conseguono.
La redazione di FrosinoneNews ha provveduto a segnalare la circostanza al vicesindaco della città di Arpino, ing. Massimo Sera, alla Polizia Municipale ed alla locale stazione dei Carabinieri affinché vengano interessati i Carabinieri Forestali. Si auspica un intervento di bonifica e gli accertamenti utili a risalire al responsabile di questo vergognoso reato.




