Bombe carta allo stadio, rom e affiliati arrestati dalla polizia: così spadroneggiavano allo stadio

Cassino - Individuati a tempo di record dalla Polizia devono rispondere di 'turbativa della quiete pubblica'

Hanno lanciato bombe carta tra gli spalti del ‘Gino Salveti’ durante la partita contro l’Atletico Lodigiani, valida per il campionato di serie D. Quattro tifosi del Cassino Calcio, due appartenenti ad una famiglia Sinti sulla trentina e due affiliati sulla quarantina, sono stati individuati e arrestati dagli investigatori del Commissariato di Cassino, agli ordini del dirigente Flavio Genovesi, nella mattina di oggi. Hanno ottenuto i domiciliari.

Le indagini, partite immediatamente, hanno consentito di individuare gli autori del grave gesto (che erano stati già colpiti da Daspo per altre vicende nelle scorse settimane) che solo per una casualità non ha provocato conseguenze. I soggetti si sarebbero appostati in uno stabile poco distante ed avrebbero lanciato gli ordigni artigianali. Un’azione, quella messa in campo dalla Polizia e dalla Procura di Cassino, la richiesta di arresto è a firma del sostituto procuratore Fioranelli, finalizzata a porre fine ad un atteggiamento vessatorio e criminale che nel tempo ha portato all’allontanamento dallo stadio di tantissimi cittadini e di famiglie con bambini timorosi di restare coinvolti in tafferugli e atti di violenza. Un segnale forte e chiaro nel solco di una volontà di far prevalere la legalità stroncando ogni atteggiamento criminale.

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