Mattinata di paura alla scuola media di Cervaro, dove un ragazzino di prima media si è presentato in classe con una pistola, poi risultata giocattolo, scatenando il panico tra studenti, docenti e personale scolastico. L’arma, pur non essendo vera, è bastata a innescare il caos in un ambiente già fortemente provato da mesi di tensioni.
L’allarme è scattato all’ingresso, quando alcuni compagni hanno notato l’oggetto nelle mani del giovane. In pochi minuti la voce si è diffusa e decine di mamme, visibilmente spaventate, si sono radunate fuori dai cancelli chiedendo risposte e interventi urgenti.
La situazione è degenerata ulteriormente quando la madre del ragazzo, giunta rapidamente a scuola, ha iniziato a insultare e spintonare i Carabinieri intervenuti per ricostruire l’accaduto. La donna, secondo quanto riferito, avrebbe tentato di ostacolare gli agenti “per difendere il figlio”.
L’episodio si è concluso con il suo arresto per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, aumentando ancora di più lo sgomento già diffuso tra i presenti.

Questo intervento rappresenta solo l’ultima spia di un contesto che, dall’inizio dell’anno scolastico, vive un clima definito dai genitori come “insostenibile”: ambulanze, forze dell’ordine, situazioni di emergenza che si susseguono senza tregua.
La Comunità scolastica di Cervaro torna così a fare i conti con un ambiente che appare sempre più instabile e bisognoso di interventi concreti e immediati.