Un dettaglio toccante, che restituisce tutta l’umanità della tragedia avvenuta ieri ad Amaseno: il cane da caccia è rimasto accanto al corpo del suo padrone per ore, vegliandolo nel silenzio del bosco. LEGGI QUI.
Nella serata del 29 novembre erano scattate le ricerche di Giuseppe Boccia, 62 anni, residente in località Scelma. L’uomo era uscito la mattina per una battuta di caccia, senza fare rientro a casa. A lanciare l’allarme è stato il figlio, preoccupato dal mancato ritorno. Subito il comandante della Stazione Carabinieri di Amaseno ha attivato un’imponente rete di ricerca coinvolgendo Protezione Civile, Polizia Locale e Vigili del Fuoco, con le squadre dirette verso Colle della Selvina, zona in cui l’uomo era solito recarsi.
Poco dopo è stata ritrovata l’auto del cacciatore, parcheggiata ai margini della boscaglia. A circa un chilometro di distanza, tra la vegetazione fitta, i soccorritori hanno poi individuato il corpo dell’uomo, già privo di vita da alcune ore, deceduto per cause naturali.
Accanto a lui, immobile e fedele, c’era il suo cane. L’animale non si era allontanato neppure per un istante, rimanendo a protezione del corpo del padrone, quasi a voler richiedere aiuto e allo stesso tempo a vegliare su di lui.
Una scena che ha profondamente colpito i soccorritori presenti, già provati dall’esito drammatico della ricerca. La salma è stata recuperata dai Vigili del Fuoco e trasportata a valle, per poi essere restituita alla famiglia per le esequie.
La comunità di Amaseno si stringe ora attorno ai parenti dell’uomo, scossi non solo dalla perdita improvvisa, ma anche dal gesto di straordinaria fedeltà del cane, che ha accompagnato il suo padrone fino all’ultimo.