Caso Reno de Medici, Sinistra italiana chiede chiarezza e tutele

Villa Santa Lucia - Massimo Cervellini e Ahmed Mohamed intervengono sulla questione a tutela dei lavoratori

“Sinistra Italiana del Lazio e di Frosinone esprime preoccupazione sulla mancata ripresa dell’attività da parte della cartiera Reno Dè Medici di Villa Santa Lucia, sospesa da agosto in attesa dell’adeguamento e della sistemazione degli impianti di depurazione disposta dal tribunale di Cassino“. Lo evidenziano Massimo Cervellini e Ahmed Mohamed, rispettivamente segretario regionale e provinciale del partito.

“Lo scorso 20 novembre è scaduta la Cassa Integrazione Ordinaria e 300 famiglie si vedono private dell’ammortizzatore sociale e in apprensione per il futuro dell’azienda che gli da da vivere, anche in considerazione del fatto che la riattivazione degli impianti dovrà affrontare gli extracosti delle bollette energetiche nel frattempo lievitate che incidono pesantemente sul bilancio di una azienda fortemente energivora. La Reno De Medici è importante nella storia industriale del territorio, è una eccellenza del made in Italy presente in 71 paesi ed è anche leader nel segmento di mercato interno del cartoncino riciclato, del patinato e del solid board (cartoncino spesso). Ciò fa della Reno De Medici un asset importante nel paese per la deplastificazione degli imballaggi, soprattutto di quelli alimentari, che costituiscono il 60% della produzione. Inoltre, l’azienda dichiara che la materia prima impiegata per il 100% delle linee di prodotto è riciclata”.

“Anche per questo ruolo nello sviluppo di una politica industriale ecosostenibile nel nostro territorio chiediamo alla Regione Lazio e alla proprietà chiarezza sul cronoprogramma per la riattivazione dell’impianto, garanzie di tenuta occupazionale e continuità salariale anche con l’eventuale ricorso alla CIGS qualora i tempi dovessero ulteriormente slittare per ragioni plausibili”, concludono i segretari regionale e provinciale di Sinistra Italiana.

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