«Dietro quell’auto incendiata ci sarà sempre il muro della legalità, ancora più compatto, ancora più coeso, ancora più invalicabile. Non con la malta né con il cemento, ma con il coraggio della navigazione, e il coraggio del magistrato». Con parole nette e dense di significato, il Procuratore Generale della Corte di Cassazione Pietro Gaeta, insediatosi lo scorso marzo, ha voluto testimoniare stamattina la vicinanza dello Stato al Tribunale di Cassino, e in particolare alla sostituta procuratrice Francesca Fresch, vittima di un grave atto intimidatorio: la sua auto è stata incendiata nella notte tra il 13 e il 14 maggio.
Una visita istituzionale carica di valore simbolico, raccolta dall’invito del Procuratore Capo Carlo Fucci e del Presidente del Tribunale Lucio Aschettino, dopo un episodio che ha scosso profondamente l’intera comunità giudiziaria del territorio.
«È impensabile – ha dichiarato Gaeta – che un magistrato venga lasciato solo o che debba essere ostacolato nel suo dovere con la violenza. Nessuno pensi che la giustizia possa essere intimidita. Dietro Francesca c’è un’intera squadra: colleghi, magistrati, avvocati, tutti uniti nella difesa quotidiana della legalità».
Il Procuratore Generale ha poi richiamato le parole del Presidente della Repubblica, definito «la nostra preziosa Stella Polare», ricordando che vigore morale e alta professionalità sono i pilastri del lavoro di ogni magistrato. «Questi valori – ha aggiunto – sono pienamente incarnati da chi opera in questa terra di confine che è Cassino. Finché questo sarà territorio dello Stato di diritto, nessuna minaccia potrà metterne fine alla giurisdizione».
La visita si è conclusa con un momento di incontro con i magistrati della Procura, in un clima di forte coesione istituzionale e di determinazione a proseguire, con coraggio, il lavoro giudiziario.