Ceccano al voto: tra chi augura sepolture, chi fa incavolare i tifosi e chi vandalizza cartelloni elettorali

Clima elettorale sempre pià surriscaldato con l'avvicinarsi del 25 e 26 maggio col primo turno per il rinnovo del Consiglio comunale

S’alzano i toni della campagna elettorale di Ceccano e vanno dall’uso in uno spot elettorale col logo del Ceccano calcio fino all’augurio di un posto al cimitero per gli avversari politici (sì avete letto bene). In mezzo un cartellone elettorale vandalizzato, la risposta del candidato a sindaco Andrea Querqui all’avvocato Rino Liburdi, coordinatore cittadino di Fdi (entrambi le prese di posizione le trovate integralmente sulle pagine di Frosinone News), fino all’arrivo di Walter Verini che parlerà dell’inchiesta-scandalo sul Comune, e a Luigi Mingarelli, con relative liste, schierato contro il nuovo sito di armi ad Anagni. Ma andiamo per ordine e partiamo proprio dalla presa di posizione di Liburdi estremamente polemica e dura contro la coalizione di Querqui, accusata di diffondere “proposte che sembrano uscite fuori da un programma del PC-PDS di trent’anni fa”. L’entusiasmo nello schieramento dei candidati a sostegno di Ugo Di Pofi è stato immediato, fino a quando uno di loro ha postato sul suo profilo social la seguente affermazione: “Rino Liburdi finalmente la verità, questi buttano fuoco sulla vecchia giunta e sabbia sugli occhi della gente: vecchia politica, per loro un posto al cimitero”. In tempi pre-elettorali in cui i social vengono tenuti sotto osservazione in modo ancor più pressante del solito, l’uscita ha scatenato ovvie reazioni di condanna e riprovazione al punto che l’interessato, un candidato al consiglio comunale, è stato costretto a rimuovere il suo post. Ma il danno a quel punto era stato fatto. E gli screenshot anche.

Lo spot emozionale che unisce stadio, calcio e lista del candidato sindaco

Altra questione che ha fatto saltare sulle sedie in molti – a partire dai tifosi della squadra di calcio – è stato lo spot elettorale a favore di Ugo Di Pofi sindaco proposto da uno dei candidati nella sua lista. Una zoomata all’indietro che parte dal terreno di gioco del Popolla e che abbraccia l’intero stadio, con il logo del Ceccano Calcio, ribadisce i valori dello sport e del campo di gioco come luogo di aggregazione, con carrellata che s’allarga al centro storico di Ceccano. Comparsa di Ugo Di Pofi che mette la palla al centro del rettangolo e stringe la mano al candidato. Una sequenza professionale, un testo ricercato e tutto centrato sui valori. Un’operazione di marketing elettorale emozionale che, però, ha sucitato la reazione dei tifosi di Vecchia Guardia Fabraterna: “A seguito del video elettorale apparso in queste ore sulle pagine social che utilizzano il simbolo del Ceccano calcio per fini politici, ci teniamo a precisare la nostra posizione da Ultras e tifosi di questi colori. In questa lunga annata abbiamo sostenuto la squadra in ogni campo e in ogni città difendendo i colori con cui siamo cresciuti, perché per noi Ceccano rappresenta la nostra Terra e Identità e proprio per questo vogliamo ribadire che Ceccano è nata prima di tutti noi, è storia, appartenenza e tradizione e non un logo da usare per una manciata di voti. Non permetteremo a nessuno di strumentalizzare il nostro simbolo e la nostra storia perché mentre dirigente e giocatori passano, noi saremo sempre su quei gradini. Chiediamo alla società di rimuovere il nostro simbolo da qualsiasi video politico in rispetto degli ultras. Giù le mani dal Ceccano Calcio”. Insomma, frittata fatta anche qui.

Di Pofi vittima della scritta che lancia insinuazione di neofascismo

Peraltro il 28 aprile Ugo Di Pofi aveva denunciato anche la vandalizzazione di un cartellone della sua campagna elettorale: “Stamattina su uno dei miei manifesti è comparsa una scritta vandalica: “il neofascismo non è opinione”, un atto grave! Una frase che, oltre a essere sgrammaticata, demenziale e incomprensibile, non ha nulla a che vedere con il confronto politico civile. Ceccano ha bisogno di tutto, tranne che di questi atti vandalici che strumentalizzano le commemorazioni e offendono il senso stesso di comunità. Ceccano ha bisogno di impegno, passione e dedizione per risolvere problematiche prioritarie e urgenti. Queste intimidazioni politiche, che rimandano agli anni bui della nostra città e della nostra nazione, le rispedisco al mittente. Col sorriso, ma con fermezza”.

De Santis sarcastica: “Improbabile fare peggio… del 24 ottobre”

Dagli episodi più eclatanti alla polemica politica. Abbiamo dato conto dello scambio Liburdi-Querqui. Ma sui contenuti del “duello elettorale” è intervenuta anche la consigliera comunale uscente Mariangela De Santis (coalizione Querqui sindaco): “Considerate le dichiarazioni del Segretario cittadino di FDI, tra cui l’impavida affermazione secondo cui ‘il ritorno di questa sinistra sarebbe un incubo maggiore di quanto accaduto ad ottobre scorso’, mi sento in dovere di tranquillizzare l’esponente politico della destra. Nel nostro programma non ci sono: – progetti per rifacimento pavimentazioni piazze con sostituzione di cubetti di porfido con lastre di basalto al costo di 500.000 – 600.000 mila euro; – sogni di bonifiche epocali; – miti di esternalizzazioni. Nessuno dei gruppi di coalizione, poi, risulta essere appassionato di asfalto stampato nel centro storico. Credo che il segretario del circolo cittadino di FDI possa tranquillamente rasserenarsi, risulta altamente improbabile che le future amministrazioni riescano a replicare quanto accaduto il 24 ottobre scorso…”. Quanto allo schieramento, da segnalare che oggi, sabato 3 maggio, sono a Ceccano il senatore Walter Verini, capogruppo in commissione antimafia, e l’onorevole Ilaria Fontana. Verini si è interessato direttamente all’inchiesta “the good lobby”: l’indagine relativa al sistema di tangenti che ha coinvolto l’ex sindaco di Ceccano, alcuni ex consiglieri e assessori e dei funzionari comunali. La parlamentare M5S, invece, ha presentato un’interrogazione sul progetto PNRR che interessava il rifacimento del centro storico di Ceccano, anche questo coinvolto nell’inchiesta “the good lobby”. Di recente, l’indagine è stata prorogata di ulteriori sei mesi.

Mingarelli: “Gli investimenti in armi toglieranno fondi anche alla città”

Luigi Mingarelli, candidato a sindaco sostenuto dalle liste Ceccano 2030 Ceccano a Sinistra e Ceccano2030 per l’acqua pubblica, ha anunciato l’adesione alla manifestazione odierna – sabato 3 Maggio alle 16 – davanti ai cancelli della ex Winchester di Anagni. “La politica europea, con il voto e la complicità di destra e centro sinistra nazionali, vuole continuare a distruggere il nostro territorio – scrive in una nota Mingarelli -. La loro decisione di permettere l’allocamento di una nuova fabbrica di armi e nitroglicerina è gravissima e, nel contesto del Sito di Interesse Nazionale (SIN) del Bacino del Fiume Sacco, area già profondamente compromessa sotto il profilo ambientale, non farà altro che aggravare la situazione. Sempre più è evidente che la politica nazionale, regionale e provinciale tratti il nostro territorio e chi lo abita come immolati, vittime sacrificali per l’altare del profitto delle lobby dei fabbricanti di armi e di morte. E nessuno pensi di buttarla in caciara adducendo a giustificazione la possibilità di posti di lavoro, non possiamo pensare di barattare la nostra idea di pace e di rifiuto di qualsiasi forma di guerra con l’idea di far reindustrializzare il nostro territorio facendolo diventare fabbricante di morte. Ci uniamo all’appello di adesione e di mobilitazione a tutte le organizzazioni pacifiste: basta fabbriche di armi! Se non fermiamo questo progetto, lasceremo spazio ad un paese sempre più militarizzato, che sperpera soldi, sacrifica ogni forma di vita e devasta l’unico mondo che abbiamo. A risentirne sarà anche la nostra città, basta pensare che quello che ci è lontano non ci interessi. Il piano di riarmo europeo toglierà ulteriori soldi agli enti locali (e Ceccano già è messa male), toglierà fondi alla sanità, alla scuola, alle politiche sociali, al welfare”.

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Stefano Di Scanno
Stefano Di Scanno
Giornalista Professionista

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