Ceccano, incontri nel centrosinistra per un’alleanza alternativa a quella di Querqui

Si va definendo una sfida almeno a quattro per la candidatura a sindaco: due di area progressista e due nel campo del centrodestra

Il prosieguo dell’alleanza tra Area Dem e area Schlein nel Pd provinciale si gioca probabilmente anche sulle elezioni di Ceccano. Il congresso Pd non si chiude in provincia, mentre da Roma a Frosinone sembra sempre più fragile l’intesa tra Daniele Leodori e Marta Bonfoni. Se, infatti, davvero il Patrito Democratico provinciale cederà il suo simbolo al consigliere Andrea Querqui, candidatosi a sindaco, sulla base del sostegno da lui stesso annunciato di dem, Psi, Alleanza Verdi e Sinistra, Progresso Fabraterno e futura lista civica del sindaco (in settimana dovrebbe aggiungersi Demos), probabilmente i sostenitori della segretaria nazionale fanno filtrare l’intenzione di prendere le distanze dal resto del partito.

L’aver messo fuori gioco l’ipotesi di affidare alle primarie la selezione del candidato allo scranno massimo di Palazzo Antonelli, con uno strappo deciso, messo in atto dal consigliere comunale uscente, infatti, non equivale al ricompattamento del centrosinistra attorno alla sua figura. C’è un settore dello schieramento che era attento alla disponibilità dell’altra ex consigliera comunale Emanuela Piroli, che è proprio espressione del gruppo che fa riferimento alla Schlein, come pure al passo in avanti dell’ex sindaca Manuela Maliziola, per non parlare del settore che (lista Nuova Vita) sostiene – in simbiosi col Cinquestelle – le aspirazioni di Mariangela De Santis. Per questo si moltiplicano le indiscrezioni su colloqui che sarebbero in corso per aggregare forze disposte a sostenere una seconda candidatura nell’ambito del centrosinistra.

Rapporti in bilico Area Dem-Schlein. Sinistra Italiana: non abbiamo deciso

Peraltro che la sintesi manchi lo dice chiaro e tondo la componente di Sinistra Italiana di Ceccano con una nota: “In vista delle prossime elezioni amministrative della città fabraterna, comunica che sta ancora valutando l’adesione a una delle coalizioni progressiste che si presenteranno agli elettori nella prossima primavera. Per questo, rettifichiamo quanto riportato erroneamente dai quotidiani locali in merito a una adesione di Avs alla coalizione che esprime la candidatura di Andrea Querqui a Sindaco, in quanto Sinistra Italiana sta ancora considerando in maniera autonoma e libera da condizionamenti l’opportunità di partecipare e dare il proprio contributo alla coalizione progressista che riterremo presenti la proposta più efficace, trasparente, partecipativa e coerente al percorso che Sinistra Italiana ha portato avanti in questo ultimo periodo a Ceccano”.

L’esito preventivabile è, quindi, che quanto meno si vada al voto con due candidati a sindaco del centrosinistra. Del resto se una elezione importante come quella di Ceccano non viene preparata con riunioni dello schieramento il più possibile allargato, non viene cementata da un programma condiviso e vivificata da un piano d’azione sul territorio, è chiaro che la compattenza dell’area resta per forza di cose una pura aspirazione. L’ex sindaco Maurizio Cerroni guarda ormai da lontano il panorama politico cittadino ma fissa due punti ineludibili: “Serve un’analisi vera di quel che è diventata la città, che non è più la realtà operaia di 40 anni fa – afferma -. Bisogna capire, ad esempio, quante sono le partite Iva, cosa fanno e dove costruiscono il loro futuro i nostri giovani, mettere a fuoco la questione vera del perché ci si voglia proporre per governare Ceccano. Sono queste le condizioni di fondo prima di qualsiasi altra azione politica”.

Collettivo Ventitrenta a confronto con Piroli, De Santis e Maliziola

Ma che – Querqui o non Querqui – il centrosinsitra pensi ad una soluzione diversa e più strutturata emerge anche dall’attività del collettivo Ceccano Venitrenta, diventato una sorta di asse centrale dei colloqui per una nuova coalizione. Si sono già svolti incontri riservati: uno con Emanuela Piroli, due con Mariangela De Santis. In programma un confronto anche con Manuela Maliziola. Ma non è detto che il collettivo non metta sul tavolo anche un proprio rappresentante in grado di concorrere a primo cittadino. Della partita sembra essere anche il Comitato centro storico, promotore della famosa manifestazione per la legalità e la trasparenza che ha caratterizzato la grande e bella reazione civica di Ceccano allo scandalo giudiziario. Del resto Ventitrenta punta ad una base programmatica chiara e condivisa e non fa precedere il dibattito sulle cose da fare da questioni di nomi, proprio per evitare divisioni e veti basati sulle facce. Il collettivo ha un programma scritto anche durante le 18 iniziative svolte a contatto con la cittadinanza, raccogliendo istanze e proposte. Una strategia che ha visto la sempre maggiore integrazione del Comitato Acqua Pubblica, considerato componente non secondaria dell’eventuale alleanza del “terzo stato”. Ma se son fiori destinati a sbocciare lo si capirà, a questo punto, nell’arco dei prossimi giorni.

Verso una doppia candidatura a sindaco nel centrodestra

Il centrodestra coordinato dall’onorevole Massimo Ruspandini punta, come riferito su queste colonne anche in precedenti servizi, sull’imprenditore Ugo Di Pofi proprio per favorire una svolta civica nell’azione di una coalizione di centrodestra nella quale comunque i simboli dei partiti continueranno ad apparire. Ma anche nello schieramento dei moderati si profila una doppia candidatura a sindaco. Si va definendo una aggregazione promossa dall’ex assessore Stefano Gizzi, che trova sulle stesse posizioni anche l’ex consigliere comunale e già candidato a sindaco Filippo Misserville. Per la casella di punta per l’elezione a sindaco si parla dell’ex presidente del Consiglio comunale, Fabio Giovannone. Gizzi, nel suo ultimo Caffè ‘bollente’ via Facebook, ha annunciato l’elaborazione di un programma per il governo della città ed ha messo sullo stesso piano il candidato del centrodestra e quello del centrosinistra noti al momento. Individuando un filo conduttore comune nel fatto che entrambi gli esponenti sarebbero del tutto inesperti nella conduzione della cosa pubblica comunale. Caratteristica che li renderebbe facilmente condizionabili dai signori sia del centrodestra che dei partiti maggiori del centrosinistra. “La campagna elettorale servirà a chiarire le posizioni – ha avvertito Gizzi -: non vi faremo fare il solito gioco d’azzardo. Non vi faremo tenere sequestrata politicamente la città”.

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Stefano Di Scanno
Stefano Di Scanno
Giornalista Professionista

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