Nuovo appuntamento culturale al caffè letterario Sinestesia di Ceccano. Domani, domenica 11 Maggio, alle ore 17.00, si terrà la presentazione del libro di Ninni Bruschetta “La scuola del silenzio”. L’evento vanta sia il Patrocinio del Comune di Ceccano che il logo di Città che legge del Ministero della cultura. Letture di Nicla Langiu, modera Diego Protani.
Ninni Bruschetta, che come il protagonista del libro è un amato attore di teatro, cinema e televisione, esordisce con un romanzo intenso e doloroso che, nel solco della tradizione di alcuni grandi scrittori siciliani come Leonardo Sciascia, mette in scena una storia in cui il passato si riverbera sul presente e che rivela l’amara e terribile verità di una terra magnifica e unica, in cui l’aria è costantemente pulita dal vento e il disordine e l’incuria si mischiano a scenari di rara bellezza.
La trama
In un paese sulla costa della Sicilia orientale, la giunta comunale ha un’idea per risollevare il teatro cittadino. Richiamare a casa come direttore artistico il figliol prodigo, che ha abbandonato la provincia e l’isola per diventare un attore di successo. Lui accetta felice, pieno di aspettative. È pronto a portare avanti un progetto innovativo e dal respiro internazionale. Ma, varcata la porta dell’edificio di fine Ottocento, quello che vede è sconfortante: i corridoi sono affollati di dipendenti annoiati che spostano carte e si accaparrano straordinari che non fanno, la biglietteria non funziona, la sartoria è abbandonata da tempo. Sballottato da questa schiera di “inutili”, come in una visione allucinata di Kafka, prova a non darsi per vinto e, per cercare di smuovere gli animi e bonificare la palude istituzionale in cui è finito, decide di organizzare tra mille difficoltà un Amleto. Ma ogni volta che sbatte la testa contro l’ennesimo intrallazzo burocratico, sempre più scoraggiato e solo, ripensa alla disavventura che ha causato la sua fuga dall’isola, una storia fatta di silenzi, di gerarchie fasulle e abusive, di negligenze, di sistemi sociali chiusi e politiche corrotte alle quali si era ostinato a non piegarsi.
Ninni Bruschetta
Ninni Bruschetta è nato a Messina il 6 gennaio del 1962. Nel 1983 fonda una sua compagnia teatrale, la Nutrimenti Terrestri, dedicandosi principalmente a soggetti di valenza sociale. Tra le sue regie, I carabinieri di Beniamino Joppolo (1993), Giulio Cesare di William Shakespeare con Giampiero Cicciò nel ruolo di Marco Giunio Bruto (1998). Corruzione al Palazzo di giustizia di Ugo Betti (1999), Antonio e Cleopatra di Shakespeare (2001), Medea di Franz Grillparzer con Anna Maria Guarnieri (2001), L’istruttoria – Atti del processo in morte di Giuseppe Fava di Claudio Fava con Donatella Finocchiaro (2006).
Dal 1996 al 1999 è stato direttore artistico del Teatro di Messina. Nel 2010 ha pubblicato il libro “Il mestiere dell’attore” edito da Bompiani, con una prefazione di Franco Battiato. Nel 2012 ha messo in scena L’ufficio di Giacomo Ciarrapico e Mattia Torre (gli autori della serie tv Boris). Nel 2016 ha debuttato al “Teatro Menotti” di Milano con Amleto di Shakespeare, con Angelo Campolo nel ruolo del titolo. Nel febbraio 2016 è uscito il suo secondo libro, edito da Fazi e intitolato “Manuale di sopravvivenza dell’attore non protagonista”. Nel 2017 ha messo in scena Il giuramento di Claudio Fava.
Al cinema ha lavorato a film come La vita che vorrei di Giuseppe Piccioni, Il giudice ragazzino di Alessandro Di Robilant, L’uomo in più di Paolo Sorrentino, Mio fratello è figlio unico di Daniele Luchetti, mentre in televisione ha recitato, tra l’altro, nelle fiction Paolo Borsellino di Gianluca Maria Tavarelli, Il generale Dalla Chiesa di Giorgio Capitani e Aldo Moro – Il presidente. Dal 2007 interpreta il personaggio di Duccio Patanè, un direttore della fotografia cocainomane, nella serie Tv Boris trasmesso dalla tv satellitare Fox, nonché in Boris – Il film. Dal 2009 al 2010 ha interpretato in Squadra antimafia – Palermo oggi il ruolo di Alfiere, poliziotto valoroso che muore nella seconda serie. Nel 2010 ha interpretato il commissario Cavaterra nella fiction Rai Lo scandalo della Banca Romana al fianco di Giuseppe Fiorello e Vincent Pérez. Inoltre è apparso in episodi di alcune fiction molto popolari quali Don Matteo o Distretto di Polizia. Dal 2011 è Salvatore Lobascio nella serie televisiva Fuoriclasse. Nel 2012 è nel cast de La moglie del sarto per la regia di Massimo Scaglione. Nel giugno 2016 entra nel cast secondario di Un posto al sole, soap in cui ricopre il ruolo di Gualtiero Valle. Nel 2022 è tornato ad interpretare il ruolo di Duccio Patané nel revival della serie televisiva Boris.