Ceccano, soluzione civica e unitaria per il centrodestra. Gli altri restano frammentati

Fratelli d'Italia e alleati uniti contro il resto dei partiti e del civismo di centrosinistra divisi questi ultimi tra più candidati a sindaco

La partita elettorale sarà per il centrodestra di quelle da affrontare con l’handicap. E non si parla di uno svantaggio generico e ipotetico ma degli effetti politici dell’inchiesta per corruzione che ha travolto l’ex sindaco Caligiore. Eppure, nonostante il clamore e l’enormità delle ripercussioni sull’opinione pubblica della città fabraterna, il fronte delle opposizioni sembra aver perso di vista i suoi avversari veri e più temibili e pare molto concentrato in una sfida tutta interna tra candidati a sindaco a capo di liste in formazione, che appare oggi improbabile ricondurre a sintesi. Insomma, nel centrodestra c’è chi è tornato a scommettere che ce la si potrebbe fare perfino al primo turno. Anche perché la “legione” organizzata dal gruppo storico di Fratelli d’Italia potrebbe avere un “rex” che non ha mai avuto direttamente a che fare con i dieci anni dell’amministrazione archiviata con poco onore.

Infatti pare ormai in dirittura d’arrivo la scelta definitiva dell’aspirante primo cittadino nella persona dell’imprenditore Ugo Di Pofi. La ufficializzazione potrebbe avvenire nei primi giorni di marzo. Di Pofi opera nel settore della distribuzione di luce e gas con la Duferco Energia Spa. Non mancano coloro che avrebbero potuto legittimamente aspirare allo stesso ruolo, a partire dall’ex vice sindaca Federica Aceto che però potrà eventualmente trovare una collocazione anche nella prospettiva dell’imminente congresso cittadino dei meloniani. Aveva lavorato a lungo per la successione e non è stata sfiorata dall’inchiesta. Ma ci sono gruppi che avevano proposto anche altre ipotesi: quella ad esempio di un noto esponente della destra locale come Fabio Giovannone (più volte consigliere comunale e presidente dell’assise); c’è nello schieramento chi avrebbe gradito l’ex assessore Alessandro Savoni, decisamente più fresco quanto a militanza in Fratelli d’Italia.

Ma il gruppo dell’onorevole Massimo Ruspandini ha evidentemente voluto una cesura politica netta, capace di mandare alla città il messaggio di una svolta per quel che concerne il capo della possibile amministrazione di centrodestra. Ma i partiti non scompariranno, le indiscrezioni assicurano la presenza dei simboli: a sottolineare che le casacche di appartenenza non si sono dissolte insieme alla coalizione dell’ex sindaco. Una prova elettorale impegnativa, quindi, anche una scommessa sul fronte della comunicazione, ma indubbiamente in qualche misura agevolata dalla frammentazione del campo avversario.

Tentativo di sintesi Piroli-Querqui. In campo anche Maliziola e De Santis

Il Pd, forza di maggioranza relativa, cerca in queste ore la sintesi tra due candidati: i consiglieri comunali uscenti Emanuela Piroli ed Andrea Querqui. Il segretario cittadino Giulio Conti non si sbilancia: “Stiamo lavorando ad una coalizione che coinvolgerà una parte importante del centrosinistra. Contiamo anche di annunciare a breve un candidato a sindaco del Partito democratico”. Il Partito socialista di Antonio Ciotoli sta organizzando una propria lista con l’obiettivo di entrare a far parte dello schieramento guidato dai dem. Resta singolare la vicenda dei presunti fuoriusciti dal Pd confluiti nella formazione “Centro Democratico Ceccano”: i promotori hanno diffuso una nota di sostanziale sostegno al collettivo Ceccano2030. “Centro Democratico” nazionale ha subito smentito l’esistenza di un gruppo ceccanese (precisazione pubblicata sulle nostre pagine). Tra i dem c’è chi parla di tentativo grossolano di inquinare il dibattito elettorale. Mentre s’è fatta anche molta ironia sulla firma apposta in calce al comunicato degli “ex dem”. L’esponente dell’area Schlein Diego Protani dal suo profilo ha invitato al bar il rappresentante del gruppo ironicamente per offrirgli un caffè. Per poi aggiungere: “chi l’ha visto?”.

Emanuela Piroli, da parte sua, ha sbottato contro l’operazione verità di un esponente del centrodestra – che non viene citato esplicitamente – su tutta la passata vicenda municipale: “Anziché difendere l’indifendibile e raccontare favolette – ha attaccato -, avrebbe potuto rompere il silenzio per chiedere scusa alla città. Al di là delle responsabilità penali, di cui si occuperà la magistratura, ci sono quelle politiche, altrettanto gravi e pericolose”. Candidato Pd a parte, ci saranno almeno altre due esponenti di area. Innanzitutto l’ex sindaca Manuela Maliziola che è determinata a far valere il suo impegno critico a viso aperto nei confronti della gestione del centrodestra, avvenuto anche nei lunghi anni in cui la corsa amministrativa di Caligiore e del ‘modello’ che lo circondava sembrava inarrestabile. Ma non si sottrarrà alla competizione elettorale molto probabilmente neanche l’altra consigliera comunale uscente Mariangela De Santis, molto presente e attiva a Palazzo Antonelli con le sue iniziative di contrasto all’azione del centrodestra: voci ben informate narrano di colloqui in corso col Movimento 5 Stelle.

Intanto il civismo resta schierato sulla trincea a difesa della legalità

Un ulteriore candidato a primo cittadino potrebbe giungere dal mondo del civismo, impegnato nel vasto movimento per la legalità scaturito proprio dalle vicende giudiziarie. In particolare il collettivo Ceccano Ventitrenta torna a sottolineare: “Bene ha fatto la magistratura a intervenire, scoperchiando quest’immondo vaso di Pandora, e noi di Ceccano2030 crediamo fermamente e speriamo fortemente che la mole delle indagini finisca per dare i suoi frutti. In attesa che la giustizia faccia il suo corso, ci chiediamo con che faccia gli ex amministratori di Ceccano, siano essi assessori effettivi o dimissionati e consiglieri di maggioranza, avranno il coraggio di ripresentarsi nelle case dei ceccanesi per elemosinare voti in vista delle prossime comunali. La responsabilità politica e amministrativa delle scelte prese per Ceccano negli ultimi anni è di tutti i consiglieri e assessori comunali che hanno sostenuto ogni decisione del Sindaco e votato ogni atto amministrativo nell’assenza totale di trasparenza – senza obiettare né prendere in alcun modo le distanze da deliberazioni scellerate su temi che riguardavano la vita concreta dei ceccanesi”.

Il Comitato centro Storico – promotore della grande manifestazione per la legalità – intanto ha aperto con semplicità le iscrizioni annuali per soci ordinari e sostenitori. Il gruppo su Fb ha sempre numeri contenuti e lo spirito genuino ormai noto anche fuori dai confini comunali. Le sciabolate pre-elettorali si avvertono distanti, altrove in città. Guardare ad una piccola aggregazione del genere porta a riflettere su come la virtù civica indichi chiaramente la strada della democrazia auspicabile, che nasce dal basso e recupera la partecipazione sui temi veri della vita di una comunità.

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Stefano Di Scanno
Stefano Di Scanno
Giornalista Professionista

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