Chi sono i nativi digitali? Errori, confusione e come tutelare i bambini davanti lo schermo

Guido Scorza, componente del Garante per la protezione dei dati personali: "In realtà non esistono, è solo un modo di dire...negativo"

“I ‘nativi digitali’ non esistono, è un modo di dire che ha fatto male alla gestione e alla governance dei problemi dei bambini nell’universo digitale e ha persuaso gli adulti che non ci fosse bisogno di fare gli adulti. Inoltre, ha convinto ancora di più i bambini di saperne più degli adulti nella dimensione digitale e che, quindi, non fosse necessario rivolgersi a loro”. Così Guido Scorza, componente del Garante per la protezione dei dati personali, nel corso di una intervista video rilasciata alla Dire in occasione dell’evento ‘La dignità dei bambini nel mondo digitale’, organizzato a Roma dalla Fondazione S.O.S. Telefono Azzurro in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Santa Sede e Fondazione Child in vista della Giornata nazionale per la lotta alla pedofilia e alla pedopornografia.

“Non confondere nativi digitali con abilità digitali”

“In realtà- ha spiegato l’avvocato Scorza- non bisogna confondere l’essere ‘nativi digitali’ con l’avere delle abilità ditali, come per esempio ‘spolliciare’ o scorrere il dito sullo schermo di uno smartphone o di un tablet come fanno i bambini. Questo tipo di abilità, come lo dimostrano centinaia di migliaia di video su tutte le piattaforme, le hanno anche le scimmie e si acquisiscono semplicemente per abitudine e anche perché quelle piattaforme sono disegnate scientificamente, affinché possano essere a prova di scimmia o di bambino, che fa assolutamente lo stesso”. È invece “completamente” diverso, ha proseguito Scorza, definirsi ‘nativo digitale’ nel senso di “sapere cosa succede dietro a quello schermo, come funziona internet, perché un contenuto ci viene proposto e un altro no oppure quali sono le interfacce capaci di generare dipendenza nei più piccoli. Ecco, questo i bambini non lo sanno e non possono immaginare”.

“Compito dei genitori raccontare cosa succede dietro lo schermo”

È quindi “sicuramente” compito dei genitori, dei docenti e delle istituzioni “raccontare ai più piccoli cosa accade dietro a quello schermo, esattamente come insegniamo loro ad attraversare la strada. Nessuno nasce ‘nativo digitale’, per fortuna le persone non sono ‘anfibi’, sanno vivere nella dimensione fisica e acquisiscono soltanto con l’esperienza la cultura, la formazione e la capacità di rimanere a galla nella dimensione digitale”. Scorza, durante il suo intervento, ha raccontato di essere papà di due bambine e di essere lui stesso spaventato dai pericoli, a volte persino dai crimini, che possono nascondersi nella rete.

Quali strumenti hanno i genitori per difendere i figli?

“Innanzitutto quegli stessi strumenti che comprensibilmente ci mettono paura- ha risposto alla Dire il componente del Garante per la protezione dei dati personali, Scorza- offrono agli adulti anche la possibilità, mi riferisco per esempio agli strumenti di parental control, di fare gli adulti, cioè di fare i genitori nella dimensione digitale, di stabilire un limite temporale massimo per l’utilizzo dei diversi servizi, di stabilire dei confini ragionevolmente da rispettarsi nella libertà del minore di muoversi nella dimensione digitale”. E infine, c’è lo strumento più importante di tutti: “Il genitore può sempre ovviamente ricordare al più piccolo che se da qualche parte c’è scritto che quel social è riservato, come normalmente è a chi ha almeno 13 anni, deve semplicemente aspettare, non muore nessuno. Godrà di più di quella esperienza- ha concluso l’avvocato Scorza- quando disporrà di tutte le competenze necessarie a fruirne”. – Fonte Agenzia Dire www.dire.it –

- Pubblicità -
Redazione
Redazione
Giornale digitale fondato nel 2022 con l’intento di offrire al territorio “Una voce oltre la notizia”. Nasce dall’esigenza di un gruppo di giornalisti ed esperti di comunicazione di creare un canale di informazione attendibile, laico e indipendente che dia voce ai cittadini, alle imprese, ai lavoratori, agli studenti…

CORRELATI
ALTRI ARTICOLI

Intelligenza Artificiale, cresce l’uso nelle scuole: il 65% degli studenti la utilizza per fare i compiti

Una ricerca ha messo in luce l’impatto sempre più rilevante che l’IA sta avendo sul modo in cui gli studenti italiani affrontano i compiti

Benessere animale e agricoltura biologica, arrivano due importanti provvedimenti regionali

Emanati dalla direzione regionale su indicazione dell’assessore all’Agricoltura e alla Sovranità Alimentare, Giancarlo Righini

Irrigazione sostenibile e resiliente, Consorzi di Bonifica e Università insieme

Un convegno tra esperti all'Unicas, in vista delle iniziative legate alla Settimana della Bonifica 2024: il resoconto

Sugar Tax, tra salute pubblica ed interessi industriali: l’imposta pronta ad entrare in vigore

L'introduzione anticipata della Sugar Tax ha scatenato una serie di critiche, in particolare dalle industrie del settore

Sora – Riattivazione della medicina nucleare al Santissima Trinità, arriva l’annuncio

La presidente della Commissione regionale Sanità, Alessia Savo: "I pazienti oncologici tornano a curarsi a casa"

Esperto in Sostenibilità & ESG Management, 50 posti disponibili per il Corso di Alta Formazione

Impegno congiunto di Camera di Commercio Frosinone Latina, Informare e Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale
- Pubblicità -

Condividi sui social

- Pubblicità -

Più letti

- Pubblicità -