Domenica mattina una telefonata al 112 ha dato il via a un’immediata corsa contro il tempo: un uomo di Frosinone, che in quel momento si trovava a Isola del Liri, minacciava di voler porre fine alla sua vita. La macchina dei soccorsi si è attivata istantaneamente. I Carabinieri della Compagnia di Sora hanno mantenuto il contatto telefonico con l’uomo, cercando di tenerlo lucido e calmo, mentre una pattuglia raggiungeva il luogo indicato insieme ai sanitari del 118.
Ancora una volta, il tempestivo intervento dell’Arma ha permesso di salvare una vita. Sono stati subito avvisati anche i familiari, che hanno raggiunto l’uomo: per fortuna, le sue condizioni sono buone.
Un episodio che riporta alla mente quanto accaduto solo poche settimane fa, l’8 novembre, quando una donna di 66 anni, residente a Sora, e con alle spalle problemi psichici e una vita segnata da dolore e solitudine, aveva deciso di togliersi la vita. Circostanze molto diverse da quelle che ruotano attorno a quanto accaduto domenica ad Isola del Liri. Anche in quel caso, però, i Carabinieri erano arrivati in tempo, evitando un tragico epilogo. Così come era accaduto ad agosto, quando un giovane aveva minacciato di gettarsi nel fiume Liri.
Quello delle donne e degli uomini dell’Arma è un impegno costante, quotidiano, silenzioso ma determinante, di fronte a una piaga sociale che fatica a trovare una fine in una provincia martoriata da numeri drammatici. Nel 2024 i suicidi erano stati quasi 30, mentre i tentativi erano stati il doppio. In questo anno che volge al termine il numero dei suicidi è stato quasi dimezzato, ma resta alto quello dei tentati.
Numeri che non sono solo cifre, ma vite e famiglie, e che ricordano che non bisogna mai abbassare la guardia su questo drammatico fenomeno.