“È per te questo bacio nel vento, te lo manderò lì, con almeno altri cento. È per te, forse non sarà molto. La tua storia, lo so, meritava più ascolto”. Le note della canzone di Eros Ramazzotti hanno accompagnato Gianmarco Ceccani nel suo ultimo viaggio. Un lungo applauso al passaggio del feretro. Palloncini bianchi sono stati fatti volare in cielo. In tanti hanno indossato magliette bianche con sopra stampato il volto di Gianmarco, per ricordare la sua bontà e la sua sensibilità. Poi la colonna sonora del Gladiatore. Gli amici hanno voluto salutarlo così, come un combattente.
Il cuore grande della comunità di Tecchiena si è stretto attorno alla famiglia del giovane. In centinaia hanno preso parte ai funerali del 27enne venuto a mancare lunedì mattina. La Chiesa Maria Santissima Regina di Tecchiena Castello non è riuscita a contenere tutti coloro che hanno voluto omaggiare Gianmarco. I volti rigati dalle lacrime, il silenzio doloroso, la disperazione negli occhi dei presenti. Tecchiena ha perso un figlio, un amico, un fratello. È questo il sentimento comune che da giorni ha unito tutti coloro che conoscevano il ragazzo e la sua famiglia.

Una morte impossibile da accettare, da metabolizzare. Gianmarco, nonostante la sua giovane età, aveva già dovuto fare i conti con la crudeltà della vita. Nel 2017 aveva assistito al pestaggio del suo migliore amico, Emanuele Morganti, ucciso di botte dal branco in piazza Regina Margherita ad Alatri. Aveva fatto il possibile per aiutare quel “fratello” e liberarlo dalle grinfie dei suoi aguzzini. In questi anni, quasi ogni giorno, lo ricordava attraverso i social. Condivideva foto con lui, i loro momenti insieme felici e spensierati.


“Ora sei con Emanuele” ha scritto qualcuno sui social. “Sei insieme ai tuoi zii” sono i messaggi condivisi da altri. Tutti sperano che Gianmarco Ceccani adesso possa essere in un posto migliore. In un luogo libero da quei dolori troppo grandi che hanno segnato la sua vita.