Home Serie B Clamoroso Brescia, Cellino non paga: il club verso la scomparsa

Clamoroso Brescia, Cellino non paga: il club verso la scomparsa

Dopo 114 anni di storia, il Brescia è sull’orlo del baratro. Salvo miracoli dell’ultima ora il presidente non intende versare gli stipendi

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Serie B – Massimo Cellino ha deciso di dire basta. Dopo 114 anni di storia, il Brescia Calcio è sull’orlo del baratro, come riporta la Gazzetta dello Sport. Salvo miracoli dell’ultima ora – al momento altamente improbabili – il presidente non intende versare gli stipendi e i contributi necessari per l’iscrizione al prossimo campionato di Serie B. La scadenza è fissata per oggi, venerdì 6 giugno, e senza quei pagamenti il futuro del club è segnato.

In gioco ci sono circa 3 milioni di euro – LEGGI QUI – , una cifra che sarebbe servita a sanare le pendenze con l’Agenzia delle Entrate grazie a un piano di rateizzazione, parte di un debito complessivo di 9 milioni. Una somma certamente alla portata di un imprenditore esperto e benestante come Cellino, che però ha ormai scelto di non proseguire. L’attesa per un acquirente si è rivelata vana: il gruppo americano interessato all’acquisto ha rifiutato di anticipare i fondi necessari per superare l’impasse. E con una città ormai distante e ostile, il presidente sembra deciso a non ricominciare da capo.

Se entro le 15 di oggi non verranno saldate le pendenze, il Brescia sarà ufficialmente escluso dal calcio professionistico. Il ricorso alla Corte d’Appello Federale previsto per il 10 giugno, in queste condizioni, assume un tono quasi grottesco: una società già “morta” si presenterebbe in tribunale senza alcuna prospettiva.

Ambiente sotto shock

La città è sconvolta e amareggiata. Brescia, che festeggia il secondo posto nella pallanuoto con l’AN Brescia e la finale scudetto nel basket con la Germani, si ritrova senza il suo storico club calcistico, nonostante la salvezza ottenuta sul campo. Un colpo durissimo per una tifoseria che, tra mille difficoltà, non ha mai smesso di sostenere la squadra.

Società sgretolata

Intanto, la macchina societaria si sta sgretolando. Giuseppe Midolo, consigliere delegato incaricato di firmare i pagamenti, ha rassegnato le dimissioni. Anche il direttore generale Mastropasqua, il team manager Piovani e altri dirigenti attendono invano un segnale che, con ogni probabilità, non arriverà.

Se tutto resterà com’è, il Brescia dovrà ripartire dai dilettanti, dall’Eccellenza. Una pagina amarissima che chiude, forse per sempre, un capitolo glorioso del calcio italiano.

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