La maggioranza che sostiene il sindaco Riccardo Mastrangeli è di nuovo a quota 17 voti. Dopo l’uscita dalla lista Ottaviani e l’ingresso in Forza Italia (quindi all’opposizione), il consigliere comunale Christian Alviani, ha deciso di lasciare gli azzurri – abbracciati 8 mesi fa – per tornare ad appoggiare il primo cittadino. Il tutto grazie alla costituzione di un proprio gruppo, “Identità Frusinate”. Il ritorno dell’avvocato sui propri passi pare il successo della contromossa difensiva del gruppo di maggioranza che fa capo a Mastrangeli e all’onorevole Nicola Ottaviani, rispetto alle insidie che si moltiplicano dal fronte del gruppo consiliare più consistente, quello di Fratelli d’Italia (5 consiglieri più Andrea Turriziani che, in qualità di dirigente della nuova Dc, ha un patto federativo con FdI). Infatti a margine dell’ormai noto aperitivo con Arianna Meloni di un gruppo di fedelissimi insieme a Fabio Tagliaferri, è stata fatta filtrare l’ipotesi di candidatura a sindaco del presidente Ales.
Alviani in maggioranza. FdI sempre più su rotta divergente
E’ apparsa evidente, a quel punto, una sfida a tutto tondo dei “Fratelli” nei confronti dell’area Ottaviani; la richiesta di verifica per la verità era già partita settimane addietro quando il gruppo consiliare guidato da Franco Carfagna, ha illustrato le sue obiezioni, mai prese in considerazione dal primo cittadino, su Brt da cassare e Piazzale Kambo da riaprire al traffico. Per tutta risposta il punto di crisi vero, ancora di là dall’essere rimarginato, è scaturito dall’atto di forza con cui il sindaco ha approvato in giunta il progetto del bus rapid transit, nonostante l’assenza delle due assessore meloniane Alessia Turriziani e Simona Geralico. La tensione si ripete da mesi sul tavolo delle segreterie regionali del centrodestra, ma di passi in avanti non ce ne sono stati. Meno che mai si sono registrati progressi per la questione più vecchia, quella del mancato accoglimento – sempre da parte di Mastrangeli e Ottaviani -, delle richieste del gruppo di Forza Italia di Pasquale Cirillo e Maurizio Scaccia che, davanti al muro di gomma, non hanno avuto altra strada che voltare le spalle e sbattere la porta.

Crescenzi, mancato assessore in cerca di conferma alla Provincia
Da allora Forza Italia – si dice – deve rientrare nella coalizione di cui è parte politica organica. Ma le chiacchiere ed i fatti a Frosinone restano su piani diversi. Mastrangeli-Ottaviani e Cirillo-Scaccia col passare delle settimane continuano a percorrere traiettorie stabilmente divergenti. ‘Crisi nella crisi’ pare diventare sempre più quella del consigliere comunale e provinciale Sergio Crescenzi che i rumors danno in posizione estremamente polemica nei confronti del sindaco Mastrangeli. Il primo cittadino – come avvenuto coi gruppi di Forza Italia e Fratelli d’Italia -, ha insistito nella tattica di tacere di fronte alle richieste che gli vengono avanzate da alleati. Crescenzi non ha ottenuto l’assessorato a cui aspirava, pure le deleghe in materie che segue personalmente restano una chimera. Oltretutto si trova anche a dover constatare difficoltà – in maggioranza e financo nel proprio partito – a trovare la spinta necessaria alla sua candidatura per la conferma al consiglio provinciale. La pazienza è la virtù dei forti e Crescenzi continua a dimostrare d’essere un solido vigile del fuoco.

Cirillo e Scaccia (Fi): consiliatura ormai alle battute finali
Forza Italia torna quindi a contare su due consiglieri. Il capogruppo Maurizio Scaccia ed il segretario cittadino Pasquale Cirillo, si dichiarano “francamente stupefatti dalla scelta di Christian Alviani. Il consigliere ha sempre chiesto al nostro Partito, quale conditio sine qua non, di mantenere il punto e la linea politica nei confronti del Sindaco, dichiarandosi sempre indisponibile a sostenere un eventuale Mastrangeli Bis. Il mercato attuale – attaccano Cirillo e Scaccia – è l’immagine di questa consiliatura oramai alle battute finali. Forza Italia resta convinta della scelta di coerenza con la cittadinanza. Non potremmo mai pensare ad un sostegno all’attuale Sindaco senza l’accoglimento dei punti programmatici che abbiamo delineato, primo tra tutti la riapertura della piazzetta dello Scalo”.

La maggioranza di centrodestra uscita dalle urne nel 2022 non c’è più, d’accordo, ma pare iniziato un gioco complicato e rischioso, di attacchi e arroccamenti. Il tutto nel perimetro labile di coloro che si dichiarano appartenenti allo schieramento conservatore o sostenitori del sindaco. Così all’opposizione di centrosinistra non serve neanche adoperarsi granché per alimentare il caos. Anche per questo non è mai stata toccata dalla tentazione di spingere il carroccio di Mastrangeli verso le elezioni anticipate. Chi è pronto ad andare alle urne scagli la prima raccolta di firme per la sfiducia.