Il 15 giugno le Acli saranno ad Atina per parlare della crisi demografica che interessa la Valle di Comino ma che certamente non è ad essa limitata. “Tutta la provincia di Frosinone vive una crisi legata non soltanto al calo delle nascite ma anche all’emigrazione di una quota sempre più rilevante di giovani che, a causa della mancanza di prospettive di lavoro e di una qualità della vita sempre meno attraente, preferisce trasferirsi”. – Spiegano in una nota in vista dell’appuntamento.
“In molti casi si tratta di giovani con una formazione scolastica medio-alta. Tanti sono i laureati che lasciano il Sorano (ma anche la Ciociaria) per ragioni di lavoro e, sempre più spesso, anche per poter contare su un progetto di vita futura più soddisfacente sia in termini di servizi che di tempo libero. Un’inversione di tendenza è auspicabile allo scopo di evitare la completa desertificazione delle nostre valli ma è necessario agire subito tenendo presente che ci vorranno decenni perché eventuali politiche di contrasto a questo fenomeno diano risultati. Le Acli, attraverso l’evento del 15 giugno, auspicano la costituzione di un tavolo di concertazione che abbia come obiettivo quello di mettere assieme e far dialogare gli attori che potenzialmente possono incidere sulle politiche di ripopolamento, redigendo proposte e progetti che abbiano come fine quello di rendere il territorio più attrattivo, non solo sotto il profilo del lavoro ma anche del raggiungimento di una vita felice”.
Le Acli
Le Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani (A.C.L.I.) fondano sul Messaggio Evangelico e sull’insegnamento della Chiesa la loro azione per la promozione dei lavoratori e operano per una società in cui sia assicurato, secondo democrazia e giustizia, lo sviluppo integrale di ogni persona. Esse si qualificano come Rete del Terzo Settore di Promozione sociale le cui articolazioni si basano essenzialmente sui territori provinciali che rappresentano i presidi in cui si svolgono le tutte le attività. Nella provincia di Frosinone le Acli sono presenti sin dal 1945 che coincide con l’anno di fondazione di quel Movimento operaio di ispirazione cristiana nato come “esperimento” di difesa della componente cattolica dei lavoratori ed evolutosi come Movimento sociale dei lavoratori con la benedizione, prima di Papa Pio XII e poi “dell’amico delle Acli” Papa Paolo VI. Monsignor Montini fu trai primi a condividere le idee dei Cattolici democratici impegnati nel sindacato insieme ai fondatori: Achille Grandi, Giulio Pastore, Dino Penazzato e altri, fautori di quella “terza via” che ebbe vera cittadinanza con l’elezione a Pontefice di Giovanni Paolo II e che ha visto le Acli protagoniste fino ad oggi