Attenzione: sempre più spesso vengono usate illecitamente l’immagine di personaggi noti o simboli di aziende o istituzioni per pubblicizzare investimenti online o acquisti.
Le tecniche utilizzate dai cybercriminali per la creazione di questi video rendono sempre più credibile l’immagine e la voce dei personaggi che ne sono protagonisti.
Diffidare sempre di questi contenuti, verificando accuratamente attraverso un motore di ricerca la veridicità della notizia. In ogni caso, mai cliccare su link allegati a email o sms o su banner pubblicitari che possono comparire durante la navigazione.
Il termine, nato dall’unione delle parole “deep learning” e “fake”, identifica video, foto e audio falsi, generati utilizzando software di Intelligenza Artificiale capaci di modificare dati reali e renderli credibili: i falsi contenuti, generati grazie a sofisticati algoritmi, sovrappongono volti a corpi di altre persone; riproducono la voce, tono e cadenza di personalità pubbliche per attribuire parole mai dette; adattano un avvenimento a un contesto diverso da quello originario.
Elevato il numero di video pornografici, principalmente di donne, creati e diffusi per arrecare danno, umiliare la vittima e in altri casi realizzare profitti. I deepfake sono utilizzati per alimentare la disinformazione e influenzare la politica di uno Stato; non ultimo l’uso di falsi video per favorire frodi e investimenti.
Come riconoscere un deepfake
Dal punto di vista tecnico alcuni piccoli segnali possono aiutarci a riconoscere un video creato grazie all’intelligenza artificiale: solitamente nella realizzazione di un deepfake maggiore cura è dedicata al volto mentre risultano trascurati la postura del corpo, le luci e le ombre delle immagini. Il movimento degli occhi, il battito delle ciglia, la definizione dei denti, la sincronizzazione perfetta di voce e movimenti delle labbra sono gli aspetti più difficili da creare artificialmente.
Il consiglio
La realtà non sempre è quella che appare: per valutare un contenuto pubblicato online controllare con attenzione l’autorevolezza della fonte; verificare se la notizia è riportata anche da altri vettori; analizzare se nel video sono presenti elementi riconducibili all’uso di tecniche di intelligenza artificiale.