“Disabilità e accessibilità nell’era digitale”, l’inclusione al centro del confronto in Regione

Il Piano Sociale regionale e le azioni nel campo dell’innovazione tecnologica e dell’intelligenza artificiale

“Disabilità e accessibilità nell’era digitale”, è il tema dell’iniziativa che si è tenuta nella sala Tevere della Regione Lazio e che ha posto l’accento sull’inclusione, con un focus particolare tra diritto e tecnologia alla luce dell’evoluzione normativa europea. Il meeting, realizzato dalla Regione Lazio in partnership con l’Università di Roma Tor Vergata, introdotto da Massimiliano Maselli, assessore all’inclusione sociale e servizi alla persona della Regione Lazio, ha visto gli interventi di Nathan Levialdi Ghiron (Magnifico Rettore dell’Università di Roma Tor Vergata) e Arnaldo Morace Pinelli (professore Ordinario dell’Università di Roma Tor Vergata).

Moderati da Civita Di Russo (Vice Capo di Gabinetto Vicario del Presidente della Regione Lazio), si sono poi alternati gli interventi di Valentina Bellomia (professore Associato Università di Roma Tor Vergata), Roberto Basili (professore Ordinario Università di Roma Tor Vergata), Roberto Borgogno (professore Associato Università di Roma La Sapienza), Raffaella Grisafi (Dottore di Ricerca Università di Roma Tor Vergata) e Stefano Nocentini (SR Executive Partner Gartner).

Il piano sociale regionale e l’intelligenza artificiale

«Dietro ogni disagio e fragilità c’è una storia che chiede di essere ascoltata e compresa. È quello che stiamo facendo nel segno dell’inclusione, aumentando la qualità della vita di chi rischia tutti i giorni, altrimenti, di rimanere indietro. Quando ci siamo insediati, ad esempio, erano poco più di 40 mila gli anziani in assistenza domiciliare: adesso sono 150.000. Abbiamo triplicato il bacino di assistenza. Tante altre risposte e segnali li stiamo dando anche attraverso le risorse del Fondo Sociale Europeo e con una azione legislativa sempre più puntuale con l’obiettivo, nella testa e nel cuore, di lavorare per una società più giusta e inclusiva. Ci vorrà tempo, ma sono assolutamente ottimista», ha affermato il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca.

«Il Piano Sociale regionale pone un’attenzione particolare e prevede specifiche azioni nel campo dell’innovazione tecnologica e dell’intelligenza artificiale con focus su applicazioni e accessibilità, con particolare riferimento a quelle con disabilità. L’IA, infatti, nei prossimi anni assumerà un ruolo crescente di importanza e rilevanza strategica e la Regione Lazio è al centro di questo cambiamento, promuovendo l’innovazione tecnologica nei servizi sociali per semplificare e migliorare l’efficacia dei servizi. Ma tale sviluppo porrà diverse questioni etiche da affrontate per trovare adeguate soluzioni», ha sottolineato l’assessore Massimiliano Maselli.

«L’IA, ad esempio, non ha capacità critica, perché esegue un programma impostato da esseri umani, condizionati dalle proprie idee. L’aumento di autonomia dei sistemi informativi rischia di far perdere il controllo sulle possibili distorsioni legate al punto di vista del programmatore e ciò può generare comportamenti discriminatori. C’è poi il problema del diritto di accesso di tutti ai servizi, senza dover subire il “digital divide”. Un effetto paradosso per il quale le barriere che l’IA intende abbattere sono le medesime che potrebbero impedire un utilizzo equo e giusto di servizi e soluzioni di welfare digitale. Quella dell’IA è una rivoluzione che avverrà e dobbiamo governarne il processo. Il nuovo Piano Sociale regionale delineerà principi, metodologia e azioni affinché il Sistema dei Servizi Sociali del Lazio punti a diventare un esempio di buone pratiche nella promozione di una digitalizzazione ed un uso dell’IA che siano etiche, eque, al servizio della persona umana e orientate al benessere sociale», ha concluso l’Assessore.

Civita di Russo ha aggiunto: «viviamo in un mondo in continua evoluzione tecnologica, dove il digitale ha il potenziale di abbattere barriere, offrire opportunità e includere tutti, senza distinzione. Eppure, questa promessa non è ancora del tutto mantenuta. Per molti, la disabilità rappresenta ancora un ostacolo per accedere a risorse, servizi e strumenti che dovrebbero essere universali. Oggi abbiamo visto come l’innovazione tecnologica possa diventare un vero alleato dell’inclusione. Abbiamo esplorato best practice, normative, e ascoltato testimonianze che ci hanno aiutato a capire come rendere il digitale davvero accessibile a tutti. Il nostro obiettivo è quello di avviare un dialogo costruttivo e stimolante che non si esaurisca qui, ma che possa tradursi in azioni concrete. In tal senso ringrazio l’Assessore Maselli che sta facendo veramente la differenza per quel che riguarda il terzo settore e la disabilità».

Infine, Nathan Levialdi Ghiron ha affermato: «L’accesso delle persone con disabilità nell’era digitale è una tematica importante perché ci consente di affrontare problematiche vissute nel quotidiano da tante persone. Queste, per essere superate, meritano approfondimenti dal punto di vista tecnologico, giuridico e sociale».

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