Due incidenti mortali sul lavoro in 24 ore, tuona il sindacalista Gatti: “La misura è colma”

Martedì un operaio travolto e ucciso da un tir sull'A1, ieri un operaio precipitato nel vuoto in un'azienda di San Vittore del Lazio

La Filca-Cisl di Frosinone, attraverso la voce del Segretario Generale Giustino Gatti, esprime profondo cordoglio e indignazione per l’ennesima tragica morte sul lavoro, avvenuta nel giro di sole 24 ore nella provincia di Frosinone, a San Vittore del Lazio. Un’altra vita spezzata, un’altra famiglia distrutta. È inaccettabile che il lavoro, che dovrebbe essere sinonimo di dignità e sicurezza, continui a trasformarsi in una trappola mortale.

Così in una nota stampa il sindacato interviene sull’incidente avvenuto ieri in un’azienda di San Vittore del Lazio: due operai – dipendenti di una ditta di Imola che stava eseguendo lavori di rimozione dell’amianto dalla copertura del capannone – sono precipitati nel vuoto da un’altezza di 6/7 metri. Uno di loro, Lulzim Buci, 53 anni, è morto sul colpo. L’altro, un cittadino 31enne marocchino, è stato elitrasportato al San Camillo di Roma in gravi condizioni. LEGGI QUI. Martedì, un operaio di 39 anni era invece stato travolto e ucciso da un tir sull’A1. LEGGI QUI

“Una strage silenziosa”

«La misura è colma. Non possiamo più assistere passivamente a questa strage silenziosa. Il tempo delle parole è finito, ora è il momento di agire», dichiara con fermezza Giustino Gatti. «È necessario che tutte le forze sociali, sindacali e politiche si uniscano per chiedere un intervento immediato e concreto. Le istituzioni devono essere coinvolte subito, non domani. Ogni ritardo equivale a una vita che rischiamo di perdere».

La Filca-Cisl di Frosinone chiede con urgenza la convocazione di un tavolo di emergenza che riunisca tutti gli attori coinvolti: istituzioni locali, imprese, sindacati ed enti preposti alla sicurezza sul lavoro. Questo tavolo deve affrontare con determinazione le criticità esistenti e mettere in campo azioni concrete per garantire la sicurezza dei lavoratori e prevenire ulteriori tragedie.

«Non possiamo più considerare queste tragedie come eventi ineluttabili. Ogni morte sul lavoro rappresenta una sconfitta per l’intera comunità», conclude Gatti. «Oggi chiediamo con forza: basta morti sul lavoro. Insieme possiamo e dobbiamo fermare questa strage».

La Filca-Cisl di Frosinone ribadisce il suo impegno costante e determinato per garantire a ogni lavoratore il diritto alla sicurezza, un diritto fondamentale e inviolabile. Solo unendo le forze e agendo con determinazione possiamo costruire un futuro in cui il lavoro sia davvero sinonimo di vita e non di tragedia.

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