Egitto, turiste uccise da uno squalo: ecco perché avvengono gli attacchi

Gli incidenti sono avvenuti a distanza di 600 metri l'uno dall'altro e in un breve lasso di tempo. Il responsabile pare sia uno squalo mako

Hanno fatto il giro del mondo le immagini dell’attacco di uno squalo, presumibilmente un mako, che ha ucciso due turiste in Egitto, lungo le coste di Sahl Hashish, località a sud di Hurghada. Un incidente mortale con uno squalo non avveniva nel Mar Rosso dal 2018, quando nei pressi di Marsa Alam perse la vita un turista ceco.

L’ATTACCO DI SQUALO IN EGITTO

Due donne, rispettivamente una turista austriaca e una rumena, hanno perso la vita in seguito a un attacco di squalo a Sahl Hashish, nel Mar Rosso. Gli incidenti sono avvenuti a distanza di 600 metri l’uno dall’altro e in un breve lasso di tempo. In seguito alla tragedia, sono state chiuse alcune spiagge e sono state vietate le attività in mare. Le vittime sono morte in seguito alle gravi ferite riportate.

LO SQUALO MAKO

Dalle immagini di un video circolato online, sembra che il responsabile dell’attacco sia un mako (Isurus oxyrinchus), uno squalo tanto affascinante quanto pericoloso. Citato nel 1952 da Ernest Hemingway ne ‘Il vecchio e il mare’, è una vera star cinematografica: il suo volto è stato utilizzato da Steven Spielberg per la locandina del film ‘Lo Squalo’ ed è il protagonista del fanta-film ‘Blu Profondo’. Il mako è anche uno degli squali più veloci al mondo: grazie alla sua agilità riesce a raggiungere i 70 km/h.

Ma, soprattutto, è una delle poche specie di squalo, come il grande squalo bianco o lo squalo pinna nera del reef, ad essere in grado di effettuare il breaching, ovvero la capacità di compiere grandi salti fuori la superficie dell’acqua, con balzi che lo sollevano completamente fino a 5 metri di altezza.

Bello e affascinante quanto letale. Il mako rientra nella rosa dei 5 squali più pericolosi del mondo, insieme al Grande Squalo Bianco, il Leuca, lo squalo Tigre e il Longimano. Ogni anno si registrano diversi attacchi di squalo non provocati.

PERCHÉ AVVENGONO GLI ATTACCHI DI SQUALO

In realtà, gli attacchi di squalo sono rari. L’essere umano, infatti, non rientra tra le loro prede. Tuttavia, secondo gli esperti, capita che gli squali possono confondere il movimento dei bagnanti per quello delle foche, animali che fanno parte della loro alimentazione. Questo spiega perché, dopo un paio di morsi, lo squalo ‘molla la presa’. Tuttavia, un solo morso di squalo può causare seri danni al corpo umano, anche la morte.

Fonte www.dire.it (Agenzia di Stampa Nazionale)

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