Il futuro della città è rimasto ai margini. La campagna elettorale per il secondo turno delle amministrative è apparsa, infatti, più come uno scontro ideologico tra due personalità politiche dal carattere piuttosto deciso, che sui programmi. Ma domenica i frusinati faranno calare il sipario su una sfida politica tra le più velenose degli ultimi anni.
Questioni politiche
Riccardo Mastrangeli, candidato del centrodestra, e Domenico Marzi, a capo della coalizione di centrosinistra, hanno usato qualsiasi arma pur di demolire l’avversario. La posta in gioco, infatti, è altissima anche a livello simbolico. Frosinone, un tempo saldamente in mano alla sinistra, e poi convertitasi alla destra, è ritenuta una delle cartine di tornasole per verificare se il centrodestra sta crescendo nel Lazio. E quanto. Ma anche per capire se il ‘campo largo’ ideato dal Pd può avere un suo spazio politico anche alle elezioni del prossimo anno, per il rinnovo della presidenza della Regione Lazio e del consiglio della Pisana.
I numeri
Tornando alla contesa per la conquista di Palazzo Munari, i numeri dicono che al primo turno Mastrangeli si è attestato a quota 11.856 voti, pari al 49,26%, mentre Marzi ha ottenuto 9.419 voti, pari al 39,13%. In ballo, inoltre, ci sono i 1.419 voti raccolti dal candidato sindaco del Psi Vincenzo Iacovissi e i 276 consensi di Giuseppe Cosimato. Senza dimenticare le 1.098 preferenze andate a Mauro Vicano.
Al voto per il nuovo sindaco
Domani si potrà votare dalle ore 7,00 alle ore 23,00. Le operazioni di spoglio inizieranno subito dopo la chiusura dei seggi. Il responso del ballottaggio si avrà nella notte tra domenica e lunedì.